Bellissima Colonia Greca !
Ricca di … Storia … Cultura … Tradizioni !
Isolotto di Megaride e Monte Echia, Partenope, da qui tutto ha inizio.
Isolotto di Megaride
Nel VIII secolo a.C. i Cumani approdarono.
All’insediamento che si estendeva fino al Monte Echia, fu dato il nome della sirena che trovarono sull’isolotto, Partenope, questo narra la leggenda.
Il Mito di Partenope
La Sirena Partenope è descritta da Omero nel Canto XII dell’Odissea, perché la sua storia si intreccia con quella di Ulisse.
Ulisse
Nel suo viaggio di ritorno ad Itaca dovrà affrontare molte prove, una di queste consiste nel non ascoltare il canto delle sirene, perché essendo molto bello si rimane stregati cosi da non fare più ritorno a casa. Questo è stato detto ad Ulisse dalla Maga Circe.
Per questo motivo si fece legare all’albero della nave e pretese che i compagni di viaggio si tappassero le orecchie. Con questi espedienti riusci a superare la prova.
Le sirene per il dolore di non essere riuscite ad ammaliare con il loro canto, si lasciarono morire.
Partenope si spiaggiò sull’isolotto, dove fu trovata dai Cumani
I Cumani
Caso unico nel mondo greco, rifondano nello stesso territorio a solo 1Km di distanza, nell’attuale centro storico, la nuova città ovvero Neapolis.
Neapolis
Volendo sottolineare con il nome Nea polis nuova città, la distinzione da Paleo polis antica città, dunque da Partenope.
Nell’ Isolotto di Megaride
Nel I° sec a.C. il Generale Romano, Lucullo, fece costruire una maestosa villa con parchi e fontane. Visibile in più punti della città tanto era estesa, anche se il nucleo più rilevante è la Sala delle Colonne, che si trova nei sotterranei di Castel dell’ Ovo. Lo sfarzo, con cui amava circondarsi, lo rese celebre cosi come i banchetti esageratamente abbondanti .
Nel V° sec. a.C. la villa fortificata diviene prigione per l’ultimo Imperatore Romano d’Occidente, Romolo Augustolo quando fu deposto dal re barbaro Odoacre.
Nel 1140, è la residenza del Re Normanno Ruggiero II°, e verrà chiamata Castel dell’ Ovo.
Castel dell’Ovo
Cosi chiamato in seguito alla diffusione nel Medioevo della leggenda legata a Virgilio, il più grande poeta latino, che amò molto Napoli dove frequentò la scuola di filosofia epicurea.
La leggenda narra che Virgilio nascose un uovo nelle segrete del palazzo, la cui rottura avrebbe provocato il crollo del castello ed eventi catastrofici per la città.
Borgo Marinari
E’ il delizioso borgo sull’isolotto, animato da bar, pub, ristoranti con cucina tipica.
Dal borgo si raggiunge il lungomare, e quindi la terraferma percorrendo un breve istmo artificiale.
Il Lungomare Caracciolo
E’ un susseguirsi di alberghi di lusso e rinomati ristoranti, ma l’attrattiva più entusiasmante consiste nel vedere da qui Castel dell’Ovo, ed in lontananza il Vesuvio e Capri, senza dubbio è la promenade tra le più belle al mondo.
Monte Echia
E’ uno spuntone roccioso in tufo giallo, all’interno del quale si evidenziano delle cavità abitate nella preistoria.
Collina di Pizzofalcone
E’ l’altro nome con cui è conosciuto il Monte Echia, e cosi chiamata perché il Re di Napoli Carlo I D’Angiò vi praticava la caccia al falcone.
Sulla collina è ubicata ..
La Reale Accademia Militare – La Nunziatella,
Fondata nel 1787 dal Re di Napoli Ferdinando I di Borbone, è una delle più antiche e prestigiose scuole militari.
Nel Convento dei Gesuiti
La sede che risale al 1588, adiacente ad esso vi è la Chiesa della Santissima Annunziata, da cui deriva il nome Nunziatella.
La Fontana del Gigante o dell’Immacolatella
E’ una fontana monumentale , in marmo di inizio 800
Sul lungomare, bella, maestosa, mi ricorda qualcosa!
Ma sii è proprio lei, la fontana del mitico Carosello.
Proseguendo dal lungomare arrivo a Piazza Municipio qui ...
Il Maschio Angioino o Castel Nuovo
Maschio da Mastio
Mastio
Struttura tipica dei castelli medioevali è una torre più alta delle altre usata come ultima difesa in caso di attacco.
Castel Nuovo
Perché voluto dal Re delle due Sicilie Carlo I D’Angiò nel 1266 quando sconfitti gli Svevi salì al trono e si trasferì con la corte da Palermo a Napoli .
Oggi è un interessante museo civico.
Poco distante ..
La Galleria Umberto I
Costruita a fine 800, in soli tre anni, dal 1887 al 1890 .
Presenta 4 ingressi, il principale è in via San Carlo. La facciata è ad esedra ovvero ad incavo semicircolare sovrastato da una semi cupola.
E’ una galleria commerciale quindi con negozi e bar. Dove si potevano vedere fino a qualche anno fa gli Sciuscià ovvero i Lustrascarpe, e seduti su sedie di velluto rosso alte un metro e mezzo gli uomini della città, perché era trend avere le scarpe lucide.
Arrivo a ..
Piazza del Plebiscito
Cosi chiamata dopo che il Plebiscito del 21 Ottobre 1860, decretò l’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna. In precedenza chiamato Largo di Palazzo o Foro Regio.
La piazza è letteralmente attorniata dai seguenti edifici :
La Basilica di San Francesco di Paola con Portico semicircolare
Voluta da Ferdinando I di Borbone, in segno di gratitudine per aver riconquistato il regno dopo il dominio francese durato circa dieci anni.
Le Statue Equestri
Raffigurano i Re di Napoli Carlo III di Borbone e suo figlio Ferdinando I di Borbone.
Il Palazzo Reale situato dal lato opposto
Residenza dei Viceré Spagnoli della Dinastia Borbonica per oltre 150 anni. E’ sede della Biblioteca Nazionale.
Nella facciata vi sono otto nicchie che contengono le statue dei Re di Napoli.
Il Regio Teatro San Carlo, affacciato sull’omonima via è collegato al palazzo reale.
Voluto da Carlo I° di Borbone, venne inaugurato nel 1737 il giorno del suo onomastico.
E’ il più antico ed ancora attivo teatro lirico, tra i più prestigiosi e famosi al mondo.
I Palazzi Gemelli
Palazzo Salerno e Prefettura, posti uno di fronte all’altro, delimitano lateralmente la piazza.
Via Toledo
Dove fare shopping ma non solo perché proprio qui si trova ….
La Stazione Metropolitana più bella d’Europa
Nel 2012 il quotidiano inglese, The Daily Telegraph, è cosi che la definisce.
Realizzata dal progetto dall’architetto Catalano, Oscar Tusquets Blanca.
Due vie molto famose si diramano dalla bella Toledo …
1) I Quartieri Spagnoli
Risalgono al XVI sec. quando sotto il Regno dei Borbone, i numerosi militari spagnoli, risiedevano.
Si caratterizzano per i vicoli talmente stretti che il sole non li illumina ma comunque belli perché resi pittoreschi:
Dai panni stesi ad asciugare tra un palazzo e l’altro.
Dalle botteghe artigianali di borse, cinture, scarpe e tanto altro.
Dal basso o vascio , il magazzino al pian terreno della casa di uno o due vani.
I bassi purtroppo si trasformarono in vere e proprie abitazioni dove in pochi metri quadri vivono famiglie anche numerose. Sono magistralmente descritti da Matilde Serao nel Ventre di Napoli e Eduardo De Filippo in Napoli Milionaria.
Dalla musica neo melodica che si spande per i vicoli.
Dalle Chiese tante e bellissime.
2 ) San Gregorio Armeno
Celebre per i seguenti due motivi :
I Presepi
E’ interessante vedere gli artigiani realizzare i vari personaggi che sono esposti nei negozi bottega tutto l’anno.
La Chiesa di San.ta Patrizia
Custodisce le spoglie della Santa, che è patrona di Napoli insieme al celeberrimo San Gennaro.
Altra interessante via storica è …
Via Spaccanapoli
Ad impianto urbanistico greco-romano, e cosi chiamata perché essendo perfettamente lineare, divide in modo netto il centro storico.
Dove si può ammirare:
La Chiesa del Gesù Nuovo o della Trinità Maggiore
La facciata è in bugnato ovvero pietre appuntite, l’interno è sontuoso in stile barocco. Conserva le spoglie di San Giuseppe Moscati.
Obelisco dell’Immacolata
Eretto nel 700 , esempio di scultura barocca è alto 30 metri
Complesso Monumentale di Santa Chiara
Realizzato nel 1310, comprende: la Basilica, il Monastero, il Convento.
Furono il Re di Napoli Roberto D’Angiò e sua moglie la Regina Sancia di Maiorca a volerlo realizzare, perché devoti a San Francesco d’Assisi e a Santa Chiara.
Del Monastero il Chiostro Maiolicato
Sorto in stile gotico, fu poi modificato in stile rococò da Domenico Antonio Vaccaro, nella prima metà del settecento.
La Chiesa di Santa Maria della Pietà
Oggi è un museo , nota come Cappella Sansevero , perché attigua al palazzo dei Principi di Sansevero dove si trova una delle sculture in marmo più famose al mondo, è il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sammartino 1753
Ho visto cosi tanta tanta bellezza !
Penso è tutto, e invece resta ancora da vedere …
Napoli Sotterranea
Interessante per chi se la sente, si perché si trova a 40 metri di profondità !
I Greci, aprirono le prime cave per estrarre i blocchi di tufo necessari per la costruzione della città .
I Romani, in epoca augustea crearono l’acquedotto, realizzando cunicoli e cisterne che si diramano in tutte le direzioni cosi da alimentare fontane e abitazioni in varie parti della città. In funzione fino al 1885, data in cui un epidemia di colera determinò la chiusura.
Nella seconda guerra mondiale, le cave vennero usate come rifugi antiaerei.
Nel 2015, è stato realizzato il progetto dell’ Orto ipogeo.
Proprio cosi sottoterra, l’Associazione di Volontari, nata trenta anni fa, oltre a consentire l’interessante percorso , ha pensato e realizzato il progetto.
Primo al mondo … si realizza qui!
Nel sottosuolo molte sono le piante coltivate come: basilico, fragole, bacche di goji, ma anche piante da fiore, è sbalorditivo.
Indiscutibilmente Napoli è … Storia … Cultura … Tradizioni!
“Parto. Non dimenticherò né via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli”
La citazione è di Stendhal, ma condivido pienamente e la porterò nel cuore!
Maggio 2017