Per gli Arabi che la conquistarono nel IX sec .d.C.
Infine …
Petra Heliae
Per i Normanni con l’intento di rendere omaggio al profeta Elia, ritenuto il fondatore dell’ordine dei Carmelitani Scalzi.
La prima suggestione è data dal bel panorama sulla vallata.
La seconda è la sensazione che il tempo si sia fermato.
E’ interessante …
La Chiesa del Santissimo Salvatore
Da Moschea diviene Chiesa normanna .
Nel XVIII secolo è stata ristrutturata ed ingrandita pur conservando l’originaria pianta ellittica.
Poco dopo particolarissima è ..
La Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo
Tra due campanili di epoca diversa, precisamente del 400 e del700 si estende un portico con 18 colonne.
Nella torre più antica la finestra con le statue in marmo degli apostoli Pietro e Paolo, Patroni della città.
Proseguendo …
La Fontana dei 4 cannoli
Qui la dedica “Non per vil guadagno ma per amor di patria” per rendere omaggio al nobile signore che nel settecento fece costruire la fontana, di vitale importanza perché unica fonte dell’abitato.
Poco più avanti …
La Chiesa delle Anime Purganti o Oratorio
Da dove si arriva in Piazza San Michele
La Chiesa di San Michele
La Fontana Circolare
Dopo pochi metri ….
La Chiesa Santa Maria di Loreto
Costruita nel XVIII sulla precedente fortificazione araba. I due campanili sono simmetrici anche se di epoca diversa ed esattamente 1730 e 1850.
Da qui procedendo linearmente si arriva ..
Palazzo Municipale
Ex convento dei Carmelitani Scalzi venne ristrutturato in stile neo gotico a fine 800.
Termina cosi la piacevole ed interessante passeggiata in questo splendido borgo.
Quando giunsero i Corinzi guidati dal nobile Archia
Capitale della Magna Grecia
Nel V° secolo con Dionisio I°
E’ la più bella e la più grande di tutte le città greche, tramanda Cicerone.
Era una Pentapoli perché divisa in 5 quartieri :
1 Neapolis con gli edifici monumentali
2 Ortigia riservata al Tiranno
3 Acradina – 4 Tyche zone residenziali
5 Epipolia difesa della città.
Pertanto qui ..
Il Castello Eurialo la fortezza posta nel punto più alto.
Dove convergevano…
Le Mura di Dionisio fatte costruire da Dionisio I tra il 402 e il 397 a.C. era la cinta muraria più estesa del mondo classico, costruita con la pietra calcarea delle numerosi latomie.
Neapolis ed Ortigia conservano ancora oggi la storia, la cultura, la bellezza.
L’area è molto vasta, e solo in parte è aperta al pubblico sicuramente la più interessante.
Qui …
Le Latomie – le cave di pietra
Per l’estrazione della pietra venivano impiegati i prigionieri di guerra ed i detenuti, e nelle grotte qui scavate imprigionati.
LaLatomia del Paradiso
E’ la cava più grande, letteralmente immersa nella vegetazione contiene due grotte scavate nella pietra dunque artificiali, sono:
1 LaGrotta dei Cordari
Utilizzata per secoli dai costruttori di corde in quanto luogo ideale per l’alto tasso di umidità al suo interno.
La stupefacente grotta …
Orecchio di Dionisio
La prigione progettata quasi certamente dal grande matematico, fisico, e inventore siracusano Archimede.
Nella definizione coniata da Michelangelo Merisi, il Caravaggio, la spiegazione…
Dionisio – Tiranno di Siracusa
Volle un luogo non solo per rinchiudere i prigionieri ma anche per poterli ascoltare appostandosi senza essere visto. Pertanto la particolare forma che rimanda ad un orecchio consentiva di amplificare i suoni fino a 16 volte.
Di seguito ..
Il Teatro Greco
Realizzato nel V° secolo a.C. su progetto dell’architetto Damocopos alias Myrilla, totalmente scavato nella roccia.
Modificato nel III° secolo a.C. per realizzare la cavea a ferro di cavallo.
Modificato ancora in epoca romana, per realizzare la cavea semicircolare.
Da Maggio a Settembre ..
Sono molti gli spettacoli che si svolgono, ma immagino particolarmente suggestive le rappresentazioni delle tragedie greche quali:
Le Baccanti o Medea di Euripide.
Agamennone di Eschilo.
Anfitrione di Plauto.
Lisistrata di Aristofane.
Antigone o Edipo re o Elettra di Sofocle.
Ara di Ierone II
Voluta dal Tiranno Ierone II, nel periodo di pace che seguì le guerre puniche.
Era il grande altare dedicato a Zeus, in suo onore venivano sacrificati 450 tori e veniva fatto ardere il fuoco sacro.
Oggi rimane solo il grande basamento scavato nella roccia, lungo 192 metri.
Anfiteatro Romano
Risale all’età imperiale, I° secolo a.C., in gran parte scavato nella roccia
E adesso a ..
Ortigia
Il centro storico è un isola collegata alla terraferma da due ponti:
Il Ponte Santa Luciae il Ponte Umbertino
Oltrepassati ci si ritrova …
Piazza Emanuele Pancalli
Da qui attraverso ..
Porta Marina
Unica porta rimasta dopo la demolizione delle possenti mura di cinta,volute dai Borboni per fortificare l’isola.
Immette in Via Ruggero Settimo e percorrendola osservo dall’alto essendo sopra le mura ..
Il Porto Grande
Si sviluppa nella baia naturale scenario di importanti battaglie navali quali:
. La Guerra del Peloponneso
Combattuta dal 431 al 404 a.C. tra: laLega del Peloponneso guidata da Sparta e la Lega di Delo guidata da Atene.
Si concluse con la supremazia di Sparta non solo sul territorio ma anche dell’oligarchia sulla democrazia.
La guerra che durò 27 anni si divise in tre fasi.
La seconda fase si svolse in Sicilia, nel Porto di Siracusa.
Gli ateniesi vincitori nella prima fase volevano conquistare l’isola e l’occasione si presentò quando Segesta chiese aiuto in quanto alleata ad Atene perché attaccata da Selinunte a sua volta alleata di Siracusa e dunque di Sparta.
Ma la grande flotta ateniese fu distrutta ed i soldati catturati furono imprigionati nelle latomie.
Altra grande battaglia navale riconduce alle guerre puniche.
. Le Tre Guerre Puniche
Combattute tra il III ed II secolo a.C. il 264 e il 146 a.C. tra Roma e Cartagine.
Si conclusero tutte con la vittoria e la supremazia di Roma sul Mediterraneo
La seconda guerra punica comprende l’Assedio di Siracusa.
Quando Geronimo succede a Gerone II rompe l’alleanza con Roma e la chiede a Cartagine
I Romani guidati dal Console Marcello reagiscono assediando Siracusa.
La città anche se sconfitta si difese bene riuscendo a respingere gli attacchi via mare anche grazie ad Archimede ovvero alle sue macchine belliche quali: specchi ustori, catapulte, mano di ferro.
Mi sono piacevolmente persa immaginando gli eventi.
La Passeggiata Aretusa
E’ la verdeggiante via che costeggia il porto
Passo dalla storia al mito giungendo a …
Fonte Aretusa
E’ uno specchio d’acqua della falda freatica, scaturisce quindi dal sottosuolo e si riversa in mare.
La leggenda narrata da Ovidio invece racconta che ..
Aretusa era una ninfa, protettrice di tutte le acque correnti, le sorgenti, le fonti.
Alfio si innamorò di lei, spiandola mentre faceva il bagno nuda. Ma Aretusa che non ricambiava il sentimento si rifugiò ad Ortigia e chiese alla dea Artemide di trasformarla in fonte, pensando fosse la soluzione.
La fonte è particolare anche perché qui è apprezzabile ..
La Pianta del Papiro – Byblos.
La pianta che 5 mila anni fa era utilizzata dagli antichi egizi per creare i fogli su cui gli scribi scrivevano e che poi conservavano arrotolandoli.
Solo nella fonte e sulle sponde del fiume Ciane, unico territorio in Europa, la pianta cresce spontaneamente.
Il Fiume Ciane e le Saline di Siracusa si trovano all’interno di un area naturale protetta.
Da qui proseguendo linearmente ..
Il Lungomare Alfeo
Dove è un susseguirsi di ristoranti che invitano a gustare la buona cucina siciliana.
Si arriva cosi all’estrema punta, all’imboccatura del porto grande, qui …
Castello Maniace
Dal generale bizantino Giogio Maniace che conquistò Siracusa per un breve periodo e nel 1038 volle costruire una fortificazione a difesa del porto.
Nel 1232 Federico II di Svevia sulla precedente fortificazione fece erigere il castello.
Ritorno a ritroso fino alla Fonte Aretusa e da qui..
Procedendo verso l’interno mi ritrovo catapultata in un altro periodo storico ritrovandomi nella bellissima ..
Piazza Duomo
Qui tutto è …
Barocco
E’ lo stile delle due chiese e dei palazzi che la circoscrivono, ricostruiti in seguito al terremoto del 1693.
Bianco
E’ il colore che caratterizza gli edifici ma anche la pavimentazione, per l’utilizzo della pietra calcarea.
Ad ammirare ..
La Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Costruita sul precedente monastero delle monache cistercensi.
Il Seppellimento di Santa Lucia olio su tela di Caravaggio è qui custodito.
Santa Lucia è la Santa Patrona della città.
Nacque a Siracusa prima città dell’Occidente in cui fu fondata una comunità cristiana, e riposa a Venezia per una serie di vicissitudini storiche.
Di seguito ..
Il Giardino ed il Palazzo Arcivescovile
Sede della curia vescovile e del seminario risale al 1200, ma del periodo svevo rimane solo un’antica Cappella all’interno del cortile.
Il palazzo è stato più volte rimaneggiato,e l’ultimo restauro risale al 1800.
Di seguito..
La Cattedrale della Natività di Maria Santissima
Per le tante stratificazioni racchiude letteralmente secoli di storia.
Sorge sulle fondamenta …
Tempio Ionicocostruito dai Siculi, VIII secolo a.C.
Successivamente ..
Tempio di Atena o Minerva, voluto dal Tiranno di Siracusa, Gelone, V secolo a.C.
Poi ..
Chiesa Paleocristiana voluta dal Vescovo Zosimo, in epoca bizantina.
Una piccola parte del tempio venne inglobata, pertanto le colonne doriche sono visibili sul lato sinistro sia all’interno che all’esterno della Chiesa.
Moschea durante la dominazione araba.
Chiesa normanna con Ruggero I, la decorazione della volta con mosaici risale al 1100
Chiesa barocca dopo il terremoto del 1693 che distrusse la facciata.
Oggi è stupefacente ..
Oltre …
Il Palazzo del Senato o Vemexio
Progettato dall’architetto Giovanni Vemexio nel 600, su commissione del governo di città. Oggi sede del Comune
Di fronte …
Palazzo Beneventano del Bosco
Risale al 400 ma nel 1778 il Barone Guglielmo Beneventano lo acquistò e lo fece ristrutturare nello stile dell’epoca il barocco.
Da qui proseguendo lateralmente al Duomo
Giungo a …
Piazza Archimede
Dove circondata da bei palazzi vi è ..
La Fontana di Diana
Risale al 1906 opera dello scultore Giulio Moschetti.
Rappresenta la Leggenda di Aretusa
In evidenza : Diana o Artemide, la dea della caccia, Aretusa che si allungamentre si sta trasformando in fonte, Alfeo che la guarda meravigliato per ciò che sta accadendo.
In secondo ordine: 4 Tritoni divinità metà uomo e metà pesce, 2 sono in groppa a cavalli marini , 2 ai pistrici mostri marini con la coda di serpente.
Da qui proseguendo linearmente in Corso Matteotti o immettendosi nelle viuzze del corso.
Si arriva ..
Al Tempio di Apollo
Tempio doricorisale al VI° secolo a. C.
E dopo pochi metri realizzo di aver compiuto il periplo dell’isola, perché mi ritrovo nuovamente in Piazza Emanuele Pancalli.
Ed ai due ponti a est dei quali …
Il Piccolo Porto
E’ la piccola insenatura che accoglie barche da pesca e da diporto.
Sono affascinata sia da tutto ciò che ho visto ma anche da ciò che continuo a vedere da più punti della città è ..
IlSantuario della Madonna delle Lacrime
In stile moderno voluto nel 1953 ma i lavori si conclusero nel 1994.
La struttura a cupola tronco conica è alta 103 metri , con pianta circolare e 18 ingressi.
Ubicata nell’antico quartiere di Acradina.
E’ stata davvero una giornata fantastica tanto mi sono immedesimata negli eventi e nei personaggi che hanno reso unica questa bella città.
Ed ancora apprendo che l’illustre filosofo Platone ha visitato Siracusa per ben tre volte. Pertanto concludo con una sua frase alla quale forse pensava mentre passeggiava nella bella città.
Sono otto le città barocche Patrimonio dell’Umanità
1 Scicli 2 Catania 3 Ragusa 4 Noto 5 Modica
6 Palazzolo Acreide 7 Caltagirone 8 Militello
Ricostruite in stile barocco in seguito al terremoto del 1693.
La Sicilia Sud Orientale è la Val di Noto
Val da Vallo
Il vallo era una circoscrizione amministrativa.
La Sicilia era suddivisa in tre valli:
Val di Noto – Val Demone – Val di Mazara
Tale ripartizione introdotta dagli arabi e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu poi abolita nel 1812.
Il primo insediamento risale ..
All’età del rame
A 3.000 anni fa quando si insediarono i Siculi.
Poi le tante dominazioni
Nel periodo della dominazione araba
Sul Colle San Matteo
Nasce la dove vi era una necropoli ..
Chiafura
Oggi sito archeologico corrispondente alla città trogloditica.
La città trogloditica
Caratterizzata da case – grotta scavate nelle roccia.
L’abitato rupestre
Si estende su un fianco del Colle San Matteo snodandosi dalla cresta fino alla sottostante Valle di San Bartolomeo, da dove ci si incammina attraversando i vicoletti che introducono al sito.
La Valle di San Bartolomeo
E’ una gola calcarea, in questo già di per se suggestivo scenario …
La Chiesa di San Bartolomeo
Una delle più antiche appare imponente, maestosa, scenografica.
Anche l’interno è prezioso, contribuisce:
Il Presepe
Di Scuola Napoletana risale al XVIII secolo, realizzato in legno.
La Deposizione
Tela del XVII secolo è un’opera di Mattia Preti alias il cavaliere calabrese .
Cavaliere Calabrese
Perché nato in Calabria e per il titolo conferitogli da Papa Urbano VIII di Cavaliere di grazia magistrale in obbedienza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Alzo lo sguardo ed in cima al Colle San Matteo ..
Il Castello dei tre cantoni o Castelluccio
E’ sullo sperone roccioso ciò che resta del castello risalente al XIII° secolo, edificato molto probabilmente su un precedente fortilizio bizantino e/o arabo
Poco sotto a ridosso dello strapiombo ..
Il Convento della Croce
Risale al 500 e si sviluppa attorno a due chiostri trapezoidali.
Accanto …
La Chiesa di San Matteo
Edificata nel 700 su una precedente chiesa, era la Chiesa Madre.
Nel 1874 è stata abbandonata e per evitare ripensamenti il tetto è stato smantellato.
In Piazza Italia
La Chiesa Sant’Ignazio di Loyola
E’ l’attuale Chiesa Madre bellissima con le delicate decorazioni.
Proseguendo sempre linearmente l’essenza …
Via Francesco Mormino Penna
E’ molto elegante, accogliente , un susseguirsi di suggestioni.
I palazzi nobiliari
Sono tutti costruiti con la locale pietra calcarea.
Particolarissimo è …
Palazzo Beneventano
Ha due prospetti stilisticamente uguali inoltre si sviluppa in altezza pertanto si ha la sensazione di vedere un unico prospetto.
Interessante è ..
L’ Angolo
Sormontato da un cornicione è decorato con lo stemma della famiglia, la testa di due mori, e la Statua di San Giuseppe.
Le Decorazioni
Con animali fantastici nelle mensole dei balconi, e maschere apotropaiche nell’arco di volta delle finestre.
Si arriva a Piazza Municipio
Qui ..
Il Palco della musica
Costruito nel 1928 per l’esibizione delle bande musicali.
Il Palazzo di Città
Sede del Comune è in stile neo rinascimentale, risale ai primi del 900 e per costruirlo venne demolito il Monastero delle Suore Benedettine.
E’ anche ..
Il Commissariato di Vigata
Riconoscibile da chi ama e segue la fiction ..
Il Commissario Montalbano tratto dai romanzi del grande Andrea Camilleri.
Di seguito …
La Chiesa di San Giovanni Evangelista
Si erge imponente, molto bello ed interessante l’interno che custodisce …
Il Cristo di Burgos
Una tela secentesca di provenienza spagnola che fa riferimento ad una scultura in legno del 300 venerata in Spagna, custodita nella Chiesa di Santa Maria a Burgos.
L’Iconografia è molto rara in Italia, tanto che esiste solo un’altro dipinto gemello in un oratorio a Gravedona, Como.
Raffigura Cristo con una veste bianca sacerdotale, sotto ai piedi due coppe argentate e un uovo di struzzo.
L’uovo di struzzo era l’emblema del corpo di cristo, della sua morte e resurrezione, secondo la cultura cristiana medioevale.
Poco più avanti ..
La Chiesa di San Michele Arcangelo
Ricostruita nel 1700 su una precedente chiesa annessa all’ex convento di clausura delle suore agostiniane.
Antistante …
Palazzo Spadaro
Si sviluppa in lunghezza, la facciata presenta otto balconi le cui inferriate sono particolarmente decorate con motivi geometrici e floreali.
L‘Antica Farmacia Cartia
E’ un museo, ubicato in un ala del pian terreno del palazzo.
Risale al 1902 ed è perfettamente conservata negli arredi in stile liberty e nei suoi complementi: ampolle, ceramiche, bilancini, etc..
Infine …
La Chiesa di Santa Teresa
Ricostruita nel 1700 su una precedente chiesa annessa all’ex monastero di clausura delle suore carmelitane scalze.
Splendida giornata !
Anche questo tramonto è bellissimo, fotografato ..
A Mangia Bove
E’ una Guest house la tenuta immersa nella campagna ragusana con il panorama che spazia fino al mare, che abbiamo scelto per il nostro soggiorno.
Qui la bellezza, l’atmosfera rilassante e non meno importante la gentilezza e la professionalità dei proprietari assicurano una vacanza incantevole.
E’ la bella Città Dorica sul Monte Conero che si affaccia sul Mar Adriatico.
Dorica
Perché fondata nel 387 a.C. dai Greci di Siracusa di stirpe dorica.
Ankòn – gomito
E’ il nome dato dai greci per la forma a gomito del promontorio dove sorge e del porto naturale a gomito che crea.
Nel Centro Storico
Piazza Camillo Benso Conte di Cavour
E’ una piazza molto grande e verdeggiante, progettata nel 186o dove domina al centro la Statua di Cavour. Sul basamento vi sono due bassorilievi che rappresentano: il Congresso di Parigi e la Proclamazione del Regno d’Italia, strettamente legati alla sua azione politica.
Introduce nel bel …
Corso Garibaldi
Che conduce fino …
La Chiesa del Santissimo Sacramento
Risale al 1538 ma nel 1776 fu ricostruita quasi totalmente.
Che si affaccia in …
Piazza della Repubblica o del Teatro
Dove domina imponente …
Il Teatro delle Muse
E’ in stile neoclassico. Nel timpano un bassorilievo raffigura : Le Nove Muse, ispiratrici delle arti. Apollo, dio delle arti. Palemone, dio dei porti.
Che a sua volta si affaccia sul porto.
Il Porto
Nel molo nord
L’Arco di Traiano
Risale al 115 d.C. costruito per rendere omaggio all’Imperatore che aveva fatto ampliare il porto a sue spese.
Dal prolungamento del molo nord ..
L’Arco Clementino
Risale al 700 costruito per rendere omaggio a Papa Clemente XII che aveva voluto potenziare il porto, è posizionato parallelamente a quello di Traiano.
Il progetto fu affidato ad un’illustre architetto …
Luigi Vanvitelli
Ed immediatamente il pensiero va al suo più famoso e bellissimo progetto, la Reggia di Caserta commissionatagli dal Re di Napoli, Carlo di Borbone.
Cosi come …
Nel molo sud
La Mole Vanvitellianao Lazzaretto
Progettò all’interno del porto su un’isola artificiale di forma pentagonale un edificio con la stessa forma geometrica.
Aveva più finalità, ma sopratutto accoglieva persone provenienti da zone non sicure che dovevano sostare per 40 giorni prima di entrare in città, dunque dovevano stare in quarantena.
Oggi conserva lo straordinario Museo Tattile Omero, inoltre si espongono mostre temporanee e si svolgono eventi culturali.
Purtroppo non ho potuto fotografarli.
Invece alzando lo sguardo …
Il Colle Guasco
Dove i greci eressero ilTempio di Afodite
Oggi nell’area del tempio svetta il simbolo della città …
Il Duomo di San Ciriaco
Risale al 1230 ed è stata costruita con la pietra bianca del Conero, invece i due leoni posti ai due lati del portone sono in marmo rosso.
Si arriva da una lunga scalinata, ma è preferibile farla in discesa, adesso per salire meglio prendere un taxi o la navetta.
Il Campanile
E’ successivo risale al 1314
La posizione regala una visione sul porto ancor più suggestiva
Adesso inizio la discesa ed è un susseguirsi ininterrotto di interessante bellezza e storia.
In Piazza del Senato
La Chiesa dei SS. Pellegrino e Teresa o Chiesa degli Scalzi
Realizzata nell’area di una precedente chiesa nel 17o6 dai Carmelitani Scalzi.
E’ particolare per l’interno a pianta circolare e la cupola in rame molto grande in proporzione.
Il Palazzo del Senato
Edificio storico risale al 1225 . In stile romanico, sorge sull’area del Foro Romano i cui basamenti e parti di colonne sono visibili.
Oggi sede della Sopraintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali delle Marche.
Poco distante …
Palazzo Ferreti
Il Cinquecentesco palazzo nobiliare è oggi sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
In Piazza Benvenuto Stracca
Il Palazzo degli Anziani
Palazzo storico del 1200 è il palazzo Comunale.
L’orologio a sei ore
Posto sul lato sinistro del palazzo utilizza il sistema orario romano, in vigore dal 1.200 .
Napoleone introdusse l’orologio a 12 ore.
Di fronte …
LaChiesadel Gesù
Costruita nel 16o5, e ristrutturata nel 1743 dall’architetto Luigi Vanvitelli, il quale volle dare un andamento curvilineo al fine di ricordare la curva dell’insenatura del porto.
Dopo aver attraversato la bella porta in via Bernabei
La Chiesadi San Francesco alle Scale
Risale al 1323 invece successiva è la grande scalinata che risale al 1447 cosi come il portale in stile gotico realizzato da Giorgio Orsini da Sebenico nel 1454.
Proseguendo si arriva …
Piazza Plebiscitoo del Papa
E’ la più antica, realizzata alla fine del 400.
L’attuale nome risale al 1860 quando con plebiscito le Marche aderirono al Regno d’Italia.
Si può ammirare …
Il Palazzo del Governo con Torre Civica
Risale al 300, il quadrante dell’orologio è in pietra di paragone. Oggi è sede della Prefettura.
La monumentale scalinata
Nella sommità della scalinata ..
La Chiesa di San Domenico
E’ stata progettata nel 1763. La facciata in pietra d’Istria è rimasta incompiuta.
All’interno in particolare due interessanti dipinti : la Crocifissione opera di Tiziano e l’Annunciazione del Guercino.
A metà della scalinata …
La Statua di Papa Clemente XII
Realizzata per rendere omaggio a chi contribuì alla rinascita economica concedendo il porto franco, ed anche culturale inviando l’architetto Luigi Vanvitelli per potenziare il porto.
All’inizio della scalinata …
La Fontana di Piazza o Emiciclica
Realizzata nel 1817.
In Corso Mazzini
Cattura l’attenzione …
La Fontana del Calamo o delle 13 cannelle
Perché 13 sono le cannelle che fuoriescono dalle altrettante bocche delle maschere, eccetto quella centrale realizzata in pietra sono tutte in bronzo.
Si giunge subito …
In Piazza Roma
Realizzata nel 1860 abbattendo le cinquecentesche mura.
In evidenza …
Il Palazzo dell’Orologio
Di fronte …
La Fontana dei Cavalli
Realizzata nel 1758 è costituita da tre vasche. Nella vasca in alto è posizionato un putto. nella vasca più bassa 4 cavalli marini e tra essi 4 delfini per ricordare la tempesta e la calma caratteristiche del mare.
Poco distante da qui nuovamente Piazza Cavour si chiude cosi il cerchio e la visita alla città .
L’ultima cosa interessante che non ho visto ma che vi segnalo si trova nella parte opposta al porto è …
Il Passetto
La spiaggia rocciosa, si accede da una scalinata e da un ascensore panoramico entrambi in prossimità del Monumento ai Caduti.
Nelle grotte che un tempo erano rifugio dei piccoli pescherecci oggi tanti i caratteristici locali.
Colgo l’ultima immagine e mi viene in mente Seneca …
Questo indica il toponimo, essendo la sovrapposizione del nome greco Kata – presso e Aitnè – Etna
Etnao Mongibello – Patrimonio dell’Umanità.
È il vulcano attivo più grande d’Europa, svetta a 3.330 metri dal livello del mare.
Il vulcano è legato strettamente con doppio filo a Catania, perché nei secoli la città è stata travolta dalla lava molte volte.
L’eruzione del 1669 fu la più catastrofica, la colata lavica si protrasse per 68 giorni, nel suo percorso tanto distrusse ed infine si riversò nel mare.
Grigio e bianco
Sono i due colori che caratterizzano la bella Katanè, ed anche questo dipende dal legame con il grande vulcano che diviene in tal caso bene economico .
Il grigio maggiormente presente è dovuto alla pietra lavica ed il bianco al marmo.
In pietra lavica le chiese, i palazzi, le strade, gli arredi urbani, cosi come i tanti e bellissimi tipici manufatti.
ICalcidesila fondarono nel 729 a.C.
I Romanila conquistarono nel 263 a.C.
Poi .. le molte dominazioni
Il mio percorso inizia da Piazza Stesicoro
Stesicoro o Tisia
E’ stato il primo poeta della Magna Grecia, egli visse e mori a Catania.
Da qui il centro storico dove apprezzare …
L’Anfiteatro Romano
Risale al periodo imperiale, probabilmente al II secolo d.C. È per dimensioni il secondo monumento romano dopo il Colosseo.
Il Colosseo Nero
Cosi chiamato perché realizzato in pietra lavica dell’Etna, solo in parte ricoperto da preziosi marmi bianchi.
Oggi è visibile solo una piccolissima parte, il resto è sotterraneo ma si può visitare.
Attraversa ben 4 vie e termina nel giardino di Villa Cerami
Villa Cerami
Oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza.
Talmente grande che …
Non solo si svolgevano i combattimenti tra gladiatori ma anche le neumachie utilizzando le acque del fiume Amenano, oggi il suo percorso è sotterraneo.
Ancora nella piazza ….
La Chiesa di San Biagio
In stile neoclassico è chiamata anche Sant’Agata alla fornace, perché sopra l’altare in una teca, sono conservati i resti della fornace dove Sant’Agata che è patrona della città, subi il martirio dei carboni ardenti.
Dall’altra parte della piazza un omaggio ad un grande catanese è ..
Il Monumento a Vincenzo Bellini
Sul basamento poggiano sette gradini per indicare le 7 note musicali e in cima ad una colonna quadrata vi è la statua di Bellini seduto su una sedia.
Su ogni lato della colonna una statua metafora di una sua opera, precisamente le più famose : Norma – I Puritani – La Sonnambula – Il pirata
Invece in Piazza Vincenzo Bellini
IlTeatro Vincenzo Bellini
In stile barocco, inaugurato nel 1890 con la rappresentazione di una tra le sue più belle opere, Norma.
Di fronte …
La Fontana dei Delfini
La bella Catania Barocca è Patrimonio dell’Umanità
Fu ricostruita in stile barocco in seguito al terremoto del 1693 che interessò tutta la Val di Noto.
La Val di Noto
Conserva 8 città barocche – Patrimonio dell’Umanità.
1 Catania 2 Ragusa 3 Scicli 4 Modica 5 Noto
6 Palazzolo Acreide 7 Caltagirone 8 Militello.
La Sicilia sud orientale è la Val di Noto
Val da Vallo
Il vallo era una circoscrizione amministrativa.
La Sicilia era suddivisa in tre valli:
Val di Noto – Val Demone – Val di Mazara
Tale ripartizione introdotta dagli arabi, e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu poi abolita nel 1812.
Proseguendo per Via Etnea
La bellezza nell’architettura barocca mi entusiasma.
La Basilica Maria Santissima dell’Elemosina o Collegiata
Ed ancora lungo la bella via …
Palazzo dell’Università
Risale al 1434, voluto da Alfonso V d’Aragona detto il Magnanimo, re di Spagna e di Sicilia, che qui fondò Siculorum Gynnasium, la prima Università in Sicilia .
Il palazzo è stato ricostruito in seguito al terremoto del 1693 ed ancora dopo il terremoto del 1818.
Oggi sede del Rettorato e della Biblioteca Regionale Universitaria.
A pochi metri di distanza …
Piazza Duom0
Tanto insieme appare
La Cattedrale di Sant’Agata – Patrona della città
È maestosa, dedicata alla Santa che più di un volta salvò la città dall’eruzione dell’Etna.
È delimitata da una balaustra in marmo bianco ornata da 9 statue di Santi siciliani.
La balaustra continua e chiude il sagrato in Via Vittorio Emanuele II
In Via Vittorio Emanuele II
Di fronte al prospetto laterale della Cattedrale ..
La Chiesa della Badia di Sant’Agata
Invece dal prospetto laterale che da sulla piazza …
Le Terme Achillane
Perché la Cattedrale sorge sul sito delle terme romane, in quanto luogo del martirio di Sant’Agata.
Le terme sotterranee risalgono al IV – V secolo, e si possono visitare, vi si accede attraversando un corridoio ricavato nell’intercapedine tra le fondamenta.
La Cattedrale è letteralmente collegata da un passaggio con….
Il Palazzo dei Chierici
Antico seminario dei Chierici costruito sulle cinquecentesche mura volute da Carlo V°.
Tra le due ali del palazzo ..
Porta Uzeda
Realizzata nel 1693 per volere del Duca di Camastra ( vedi articolo Santo Stefano di Camastra) in onore del Vicerè spagnolo in carica, Giovanni Francesco Paceco, Duca di Uzeda.
Di fronte la Cattedrale …
Il Palazzo degli Elefanti
Palazzo storico oggi sede del Comune.
Davanti ….
La Fontana dell’Elefante
In grigio e bianco è il simbolo della città ma i catanesi lo chiamano u liotro.
Liotro
Perché il monumento è eliotrico in quanto gnomone della meridiana posta al centro della piazza. Dunque misura il tempo basandosi sulla posizione del sole, quindi è un orologio solare.
Mi dirigo verso Porta Uzeda e oltrepassandola mi ritrovo ..
Via Dusmet
Dove cattura la mia attenzione
. Giardino Pacini
Risale al 1800 ed è uno dei più antichi giardini della città.
Posto al di sotto …
Archi della Marina
È l’ottocentesco viadotto della ferrovia Catania-Siracusa.
Sono 56 archi in tutto, costruiti in roccia vulcanica e roccia calcarea di nuovo grigio e bianco.
Ritrovandomi in prossimità del cancello d’entrata del bel giardino, volgendo lo sguardo a destra intravedo ..
Palazzo Biscari
Sorge in parte sulle mura cinquecentesche volute da Carlo V a difesa della città.
Il Principe di Biscari in seguito al terremoto del 1693 ottenne il permesso regio di elevare il palazzo.
Bellissimo esempio del barocco siciliano, il palazzo oggi è abitato dai discendenti, ma aperto a manifestazioni mondane e culturali.
Invece dirigendomi verso sinistra mi addentro nella briosa …
. Pescheria
È l’antico mercato del pesce che sin dall’ottocento anima questa zona della città.
I pittoreschi banchi del pesce, da sotto le mura di Carlo V e dunque dal Palazzo dei Chierici essendo integrati tra loro, si diramano tra i vicoli che riconducono a piazza Duomo.
Quanta interessante bellezza !
Adesso mi dirigo …
In Piazza Federico II
Dove bello ed imponente è …
Castello Ursino
Voluto da Federico II di Svevia è oggi Museo Civico
Originariamente era su un promontorio, si, a picco sul mare, da cui il nome Castrum sinus – castello del golfo, divenuto poi Ursino.
Fu l’eruzione del 1669 che colpì la città a determinare la diversa visione, in quanto il mare venne ricoperto dalla lava che si solidificò.
Da qui per ammirare ancora la bellezza dell’architettura barocca vado …
In Piazza San Francescod’Assisi
La Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacola
Imponente in stile barocco.
Di fronte …
Palazzo Gravina Cruyllas
È il bel palazzo storico, casa natale di Vincenzo Bellini oggi Museo Civico Belliniano.
Ed ancora ..
L’ Arco di San Sebastiano
Introduce in …
Via dei Crociferi
È una antica via ricca di Chiese e Monasteri in stile barocco.
Pensavo che il nome derivasse da questo, invece fa riferimento all’Ordine dei Crociferi, fondato da San Camillo de Lellis nel 1585, i quali portavano sul petto una croce rossa.
Anche qui tanto appare di seguito in pochi metri …
La Chiesa di San Benedetto
Il Monastero delle Benedettine
La Chiesa di San Francesco Borgia
Il Collegio dei Gesuiti
La Chiesa di San Giuliano
Infine ancora barocco e ancora grigio e bianco …
In Piazza Dante
La Chiesa di San Nicolò l’Arena
La cui facciata è rimasta incompiuta
Con annesso ….
Il Monastero Benedettino San Nicolò l’Arena
Fondato dai monaci cassinesi nel 1558, ricostruito in seguito al terremoto del 1693 è uno splendido esempio di barocco siciliano.
Oggi sede del Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università di Catania.
Finisce qui questo splendido percorso nell’arte ma non la bellezza che la città offre con il suo mare.
Dunque mi dirigo al mare e la bellezza continua.
In direzione sud …
La Playa
Spiaggia di sabbia dorata che si estende fino alla Riserva Oasi del Simeto.
Con tanti lidi e locali che si snodano lungo il percorso.
In direzione nord
Il Lungomare Ognina
La spiaggia di pietra lavica, e nonostante ciò anche qui tanti bei lidi e locali sulle piattaforme.
La creativa soluzione a ciò che poteva essere un problema mi ha sorpreso ed affascinato.
Oggi oltre la bellezza ho percepito il coraggio, la tenacia, la fantasia di una città che ha imparato dalle difficoltà a resiste sempre e comunque.
Le difficoltà che possono creare delle opportunità , perché se si è positivi si riesce sempre a vedere oltre ed essere propositivi.
Questa ulteriore consapevolezza mi ha regalato la bella Katanè.
Perché in seguito alla frana del 1682 che distrusse il paese, si impegnò per ricostruirlo avvalendosi della collaborazione dell’ingegnere militare Carlos de Grunenbergh, il quale propose un disegno urbanistico geometrico, infatti la città vista dall’alto appare come un rombo inscritto in un quadrato.
Il mio percorso inizia da ..
Porta Messina
Non è una porta d’accesso ma indica il belvedere orientato verso Messina.
Qui …
La Villa Comunale
Proseguo lungo ..
Corso Vittorio Emanuele
Dove le belle giare fiorite catturano la mia attenzione e introducono in …
Piazza Matrice
Qui …
La Chiesa Madre di San Nicola di Bari
Il corso e le belle vie che si diramano sono animate da tanti locali ma sopratutto è un susseguirsi di bellissime e coloratissime botteghe artigiane di ceramica.
L’arte della ceramica
Ha origine antichissime tanto che i primi manufatti risalgono al neolitico.
Arte molto amata dagli stefanesi ed esplicativa è la seguente foto.
Le botteghe artigiane
Sono stracolme dei bellissimi manufatti e tra questi altra tipicità la mattonella maiolicata.
L’arredo urbano
E’ decorato con manufatti e con la mattonella maiolicata, rendendolo bello e caratteristico.
Immersa nei colori e nei disegni giungo a ..
Porta Palermo
E’ il belvedere orientato verso Palermo
Qui …
Il Viale delle Palme
E’ la splendida terrazza, che consente l’incantevole passeggiata con vista su Cefalù. (vedi art. Cefalù)
E’ visibile anche ..
La Finestra sul mare
L’opera di Tano Festa del 1989 è una cornice di 18 metri realizzata in cemento armato con travi in acciaio, che l’artista dedicò al fratello poeta.
Inserita nel ..
Museo Fiumara d’Arte
E’ un museo all’aperto, comprende 12 sculture di artisti contemporanei, molto belle.
Alla fine del viale …
La fontana geometrica
E poi …
Palazzo Trabia
Residenza del Duca di Camastra, oggi Museo della Ceramica.
Di seguito …
Palazzo Armao
Residenza della seconda metà dell’800, oggi è sede del Comune e della Bibliotecacomunale.
Che bella giornata e il treno che vedo passare sembra mi auguri di ritornare.
Per descrivere la città è necessario prima descrivere la bellezza sempre stupefacente dello Stretto di Messina.
Stefiblu
Sicilia e Calabria separati soltanto da 3.14 Km di mare.
Stefiblu
Chiamato in passato …
Lo Stretto di Scilla e Cariddi
Omero nell’Odissea descrive Scilla e Cariddi come due bellissime ninfe poi trasformate in mostri marini, che Ulisse aggirò nel suo avventuroso viaggio.
Vivevano alle due estremità, ovvero nella costa siciliana, Cariddi, nella costa calabrese, Scilla, rispettivamente in corrispondenza di Capo Peloro e Scilla.
L’ira dei due mostri rendeva movimentate le acque dello stretto causando il terrore dei naviganti, fino a quando il dio Nettuno le incatenò.
Inoltre soltanto qui si può verificare un incredibile visione è …
Il Fenomeno della Fata Morgana
Anche la leggenda celtica del mitico Re Artù si intreccia con la bella Sicilia, ed in particolare la storia di Morgana sorella del celeberrimo re con lo Stretto di Messina.
Infatti, Morgana, dopo una serie di vicissitudini ha posto la sua dimora nelle profondità dello Stretto, in un castello di cristallo e di tanto in tanto con un miraggio inganna i naviganti provenienti dalla costa calabrese che, pensando di aver raggiunto la costa siciliana, naufragano.
Questo perché le case siciliane appaiono riflesse nel mare, cosi che la distanza tra le due coste, ovvero il mare che le separa, risulta annullata.
In realtà il miraggio è un fenomeno ottico dovuto alla rifrazione della luce che si verifica in determinate condizioni atmosferiche, e pertanto, molto di rado
Chi ha avuto modo di vederlo è rimasto incantato.
Ritornando alla residenza di Cariddi ...
Capo Peloro
E’ l’estrema punta nord est della Sicilia , a ridosso dei MontiPeloritani.
Dove si incontrano Mar Tirreno e Mar Ionio.
Qui è ubicato …
Il Pilone
Una torre d’acciaio della linea elettrica ormai in disuso.
Il pilone gemello
E’ ubicato in Calabria sulla CollinaSanta Trada a pochi chilometri di distanza dal bellissimo borgo di Scilla.
Entrambi caratterizzano questo bellissimo tratto dello stretto, dove la distanza è minima solo 3,6 Km di mare.
Stefiblu
Inoltre …
Capo Peloro è Riserva Naturale Orientata
La sua laguna è un’ area naturale protetta dove vivono più di 400 specie acquatiche.
Riconosciuto dalla Società botanica italiana. Inserito nel Water Project UNESCO.
Compresi nel territorio della riserva due bellissimi borghi marinari con i propri laghi, sono: Torre Faro e Ganzirri.
Stefiblu
TORRE FARO
Delizioso borgo, cosi chiamato per …
Il Faro Romano
Risalente al I secolo a.C. Si narra che per importanza fosse secondo solo a quello di Alessandria d’Egitto.
Purtroppo ciò che resta è solo il basamento del faro, visibile all’interno del Parco Horcynus Orca.
Il Faro
Oggi è comunque bello.
Il Parco Horcynus Orca
Ospita ..
Il Museod’Arte Contemporanea Horcynus Orca MACHO
Prende il nome dall’omonimo romanzo dello scrittore e critico d’arte siciliano Stefano D’Arrigo.
Ed ancora all’interno del parco …
Il Fortino
Costruito nel 1810 dagli inglesi per la difesa e il controllo di uno dei punti più strategici del Mediterraneo.
Poco distante …
Il Piccolo Lago – Pantano Piccolo
Segue …
GANZIRRI
Borgo altrettanto delizioso con …
Il Grande Lago – Pantano Grande
La Molluschicoltura
Da sempre, si pratica in entrambi i laghi. Pertanto la pepata di cozze ma anche altro buon pesce si può gustare nei tanti incantevoli locali che circondano i due laghi.
Da qui si snoda la bellissima ...
Riviera
Animata da tanti locali e lidi molto belli e attrattivi, dalle case colorate che si affacciano sulla spiaggia ed il mare, da dove ammirare lo stretto, spettacolo della natura che lascia senza parole!
La bella riviera conduce al centro città, che come narra la leggenda fu costruita da ..
Orione
Il più bello tra i mortali aveva due grandi passioni: cacciare e costruire opere.
Dopo la morte è stato collocato in cielo dove forma la più luminosa delle costellazioni, la Costellazione di Orione.
Anche il suo amato cane Sirio è stato posto in cielo, dove forma la più luminosa delle stelle del cielo notturno, la Stella di Sirio.
In realtà la si deve ai Calcidesi dell’isola Eubea che nel 750 a.C. vi approdarono.
Zancle – Falce
E’ il nome che i Greci, qui giunti, diedero alla penisola dalla particolare forma a falce.
A Saturno
Si deve la forma a falce, perché quando la falce che teneva in mano gli cadde, si conficcò nel terreno dandole cosi tale forma, questo spiega la leggenda.
Dunque è ..
Zancle, l’antico nucleo, che delimita il porto naturale della città.
Zancle – Zona falcata
Chiamata anche …
Penisola di San Ranieri
In onore del monaco eremita.
Oggi l’intera zona ospita la marina militare, ed i cantieri navali dove è stato costruito la Freccia del Sole, il primo aliscafo al mondo era il 1956.
Pertanto la zona è accessibile solo in alcune occasioni in cui è possibile visitare …
. La Fortezza del Santissimo Salvatore
E’ il forte ubicato nell’estrema punta dell’ansa portuale che risale al 1540.
Su un bastione semi cilindrico è posta la bellissima Stele della Madonna della Lettera.
. La Madonna della Lettera
E’ raffigurata nell’atto di benedire con la mano destra, mentre nella mano sinistra tiene la lettera.
La Lettera scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli, la consegnò ad una delegazione di messinesi quando si recarono in Palestina nell’anno 42 per renderle omaggio, accompagnati da San Paolo di ritorno da Messina. In seguito alla predicazione di San Paolo l’intera città si convertì al cristianesimo.
Vos et Ipsam Civitatem Benedicimus
È la frase finale della lettera, trascritta sul basamento della stele.
. La Real Cittadella
E’ una fortezza di forma pentagonale che risale al 1680. Costruita al fine di potenziare le difese.
. Il Faro San Ranieri
È l’altro importante faro ubicato nella parte più appuntita della penisola. Dedicato a San Ranieri, perché ogni notte accendeva un fuoco per aiutare i naviganti.
. La Lanterna del Montorsoli.
È la torre quadrata progettata dal Montorsoli su cui poggia il faro.
Zancle
Diviene …
Messane
Con la conquista di Anassila, Tiranno di Reggio, nel 491 a.C. per rendere omaggio alla sua origine messenica.
Messis
in età romana, volendo indicare cosi la fertilità dei campi.
Messina
in età bizantina.
Il porto
Sviluppatosi dalla zona falcata, è tra i più grandi ed importanti del mediterraneo con i tanti collegamenti che offre.
Nella Battaglia di Lepanto 1571
Il porto fu scelto per radunare la flotta navale che da qui partì.
Si trattò infatti di uno scontro navale tra la flotta musulmana dell’Impero Ottomano e la flotta cristiana della Lega Santa guidata da Don Giovanni D’Austria, figlio di Carlo V. L’esito vittorioso per i cristiani lo si deve anche ad un altro protagonista Marcantonio Colonna.
Miguel de Cervantes
Definito “l’inventore” del romanzo moderno partecipò alla battaglia di Lepanto ed al rientro venne ricoverato a Messina perché gravemente ferito, qui rimase per sei mesi e qui si narra iniziò la stesura della sua celeberrima opera Il Don Chisciotte della Mancia.
Bello anche …
Il porticciolo turistico
Ma la prima cosa sorprendente che appariva ai naviganti che scorgevano la città era ..
La Palazzata
Voluta dal Principe Filiberto di Savoia nel 1621.
Consisteva in un susseguirsi di tredici palazzi, tutti dello stesso stile, e tra questi il Palazzo Reale, intervallati da grandi porte monumentali.
Purtroppo distrutta, come quasi l’intera città, dal terremoto del 1908.
La Cortina del Porto
Oggi è caratterizzata da edifici di diverso stile, intervallati da nove piazzette come il numero delle regioni siciliane.
Proseguendo parallelamente …
In Viale della Libertà
La Fontana del Nettuno
Risale al 1557, realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli, scultore toscano collaboratore di Michelangelo.
E’ una fontana monumentale dove si erge imponente Nettuno, che impugna il tridente con la mano destra e con la sinistra domina il mare. Ai lati, i due mostri Scilla e Cariddi.
La statua di Nettuno è una perfetta copia dell’originale che è invece conservata nel museo.
Il Museo Regionale Interdisciplinare
Ha un interessante percorso che va dall’età greca ai primi del novecento.
Impreziosito dalle opere di …
Antonello de Antonio
Conosciuto come Antonello da Messina, nacque a Messina nel 1430. Qui sono conservati il Polittico di San Gregorio e la Tavolettabifronte. Invece, l’opera più famosa, l‘Annunciata, è conservata nel Palazzo Abetellis di Palermo.
Michelangelo Merisi
Conosciuto come Caravaggio, soggiornò a Messina nel 1608 e qui realizzò i due dipinti esposti: Adorazione dei pastori e Risurrezione di Lazzaro.
In Viale Garibaldi
Il Teatro Vittorio Emanuele
Voluto da Ferdinando II di Borbone nel 1842, è in stile neoclassico.
Renato Guttuso
Pittore palermitano, ha decorato il soffitto che raffigura …
Cola Pesce
La leggenda narra di quando l’Imperatore Federico II di Svevia venne a conoscenza di un giovane che viveva a Torre Faro, chiamato con il diminutivo di Nicola – Cola ed il soprannome di Pesce perché amava passare il suo tempo in mare nuotando ed immergendosi.
L’imperatore pensò quindi di fargli esplorare i fondali per capire dove poggiava l’isola. Fu cosi che vide che la Sicilia era sostenuta da tre colonne, una per ogni angolo, e che quella in corrispondenza di Capo Peloro era in condizioni talmente pessime da poter far sprofondare l’isola.
Pertanto l’eroico Cola Pesce volle sostituirsi alla colonna per impedirne il crollo, sorreggendo, da allora, l’isola.
Poco distante …
Palazzo Zanca
Molto bello, in stile neoclassico è la sede del comune. Il nome proviene dall’architetto Antonio Zanca, che lo progettò.
A poca distanza …
In Piazza dell’ Immacolata
L’Obelisco dell’Immacolata
Risale al 1757 il monumento in marmo dell’artista messinese Giuseppe Buceti.
Che introduce in …
Piazza Duomo dove si erge la bella …
Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
Il Duomo risale al 1120 voluto da Ruggero I. È stato costruito su un precedente tempio che risale al periodo bizantino.
Nel corso dei secoli, numerosi sono stati i rimaneggiamenti. Si è dovuto ricostruire in seguito ai terremoti che hanno colpito la città, in particolare l’ultimo del 1908.
Duomo e campanile sono stati ricostruiti similmente all’originale; le statue, i marmi ed i mosaici sono quasi tutte copie dell’originale.
Il Campanile
Alto 60 metri è molto particolare ed interessante.
Sul lato est:
Il globo della luna
Gira lentamente segnando le fasi lunari.
Il planetario
Rappresenta le fasi solari
Il calendario perpetuo
Dove un angelo in marmo indica i giorni, i mesi, gli anni.
Sul lato sud …..
L’orologio meccanico
È il più grande al mondo, realizzato dalla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933.
Particolarissimo trovarsi li e sentire il suono dell’Ave Maria di Schubert.
Ciò indica che è mezzogiorno ed è anche l’ora in cui le statue in bronzo, che caratterizzano l’orologio si muovono, mediante un complesso sistema di leve e contrappesi.
Pertanto si può vedere:
1 Il Leone
Simbolo della provincia di Messina, che ruggisce per tre volte.
2 Il Gallo
Simbolo del risveglio, che batte le ali, solleva la testa e canta tre volte.
Lateralmente
2 Dina e Clarenza
Le eroine messinesi della Guerra dei Vespri Siciliani 1282 che salvarono la città dall’assalto notturno degli Angioini, perché suonando le campane avvertirono del pericolo la popolazione che riusci a respingere l’attacco.
3 La Madonna della Lettera – Patrona di Messina.
Si assiste all’arrivo di San Paolo e di quattro ambasciatori messinesi.
4 Le Scene Bibliche
Natività, Epifania, Pentecoste e Resurrezione si alternano in base al calendario liturgico.
5 La Chiesa di Montalto
Si assiste all’arrivo della colomba, perché fu il volo della colomba sul Colle dellaCaperrina che indicò il punto in cui edificare la Chiesa. Ciò avvenne quattro anni dopo la sconfitta degli Angioini.
6 Il Carosello delle Età
Sono raffigurate le 5 fasi della vita da 5 statue: infanzia – bambino, giovinezza-giovane, maturità – guerriero, vecchiaia – vecchio, morte – scheletro. Si alternano ogni quarto d’ora.
7 Il Carosello dei Giorni della Settimana
Sono raffigurati i 7 giorni della settimana da sette diverse divinità pagane poste su un carro trainato da un animale. Si alternano a mezzanotte.
Dalla piazza è visibile …
La Chiesa di Montalto
E da qui …
Il Duomo
Ed ancora da qui volgendo lo sguardo …
Il Sacrario di Cristo Re
Composto dalla Chiesa superiore e dalla Chiesa inferiore.
Sorge sui ruderi del ..
Castello di Matagrifone o Rocca Guelfonia
Del castello è rimasta solo la torre ottagonale, al di sopra della quale è stata posta una campana.
Il Castello, nel 1191, ospitò Re RiccardoCuor di Leone e i suoi uomini prima di partire in Terra Santa per la III Crociata.
Ritornando al Duomo, accanto al campanile …
La Fontana di Orione
Realizzata nel 1553 da Giovanni Montorsoli, voluta dal Senato messinese per celebrare la realizzazione del primo acquedotto cittadino sfruttando le acque dei torrenti Bordonaro e Camaro. Non ho potuto fotografarla perché in ristrutturazione.
Proseguendo …
La Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani
Di epoca normanna, fu costruita sulle rovine dell’antico Tempio di Nettuno. Si trova sulla quota di pavimento della città antica.
Da qui a …
Piazza Cairoli e Viale San Martino
A fare shopping e gustare la mitica granita con brioche, pura bontà!
Ed ancora tante sono le belle chiese ed i palazzi.
Poi gli incantevoli scorci di notevole fascino anche di notte
Stefiblu
Cosi come le belle leggende, concludo con quella che fra tutte mi fa più sorridere.
William Shakespeare è nato a Messina.
Immagino stiate sorridendo anche voi, la narrazione è la seguente …
Michelangelo Florio
Calvinista messinese, fuggendo dalla Santa Inquisizione Spagnola, ripara in Inghilterra.
Qui, utilizza la traduzione inglese del nome di sua madre Guglielmina Crollalanza, che diviene William Shake – scrollare e Spear – lancia.
Spiegando così la conoscenza dell’Italia e di Messina dove ambientò Molto rumore per nulla (Tantu trafficu pè nnenti)
6 Aci Sant’Antonio 7 Aci Santa Lucia 8 Aci San Filippo 9 Aci Platani
Tra romanticismo e avventura due sono le leggende mitologiche che contribuiscono al fascino e caratterizzano questa bella zona della Sicilia.
La Leggenda di Aci e Polifemo
Narrata da Ovidio nell’opera Metamorfosi ( libro XIII)
E’ la storia d’amore tra il pastore Aci e la ninfa Galatea, una bella storia con un tragico finale per la gelosia del ciclope Polifemo che invaghitosi della bella ninfa non accetta il suo rifiuto, per questo motivo scaglia su Aci un enorme masso uccidendolo.
Le lacrime di dolore di Galatea impietosirono gli dei che trasformarono il sangue di Aci un un fiume sotterraneo che sfocia nel mare, cosi che Galatea, la ninfa del mare, possa rimanere comunque insieme e per sempre al suo amato Aci.
Invece il corpo di Aci fu smembrato dal lancio del masso in nove parti, cadute là dove sono sorte le nove località.
La Leggenda di Ulisse e Polifemo
Narrata da Omero nell’Odissea (libro IX).
E’ la storia dell’avventuroso ritorno in patria di Ulisse, re di Itaca, dopo aver partecipato alla guerra di Troia.
Nello specifico si ritrova nella Terra dei Ciclopi, giganti con un solo occhio in mezzo alla fronte.
La curiosità porta Ulisse ad addentrarsi con i suoi uomini nella caverna del più feroce dei ciclopi, Polifemo, che li cattura.
L’astuzia che contraddistingue Ulisse consentirà loro di liberarsi,raggiungere la nave e andar via ma scatenerà l’ira del ciclope che accortosi della fuga lancerà in mare degli enormi massi con l’intento di affondare la nave.
I macigni scagliati non colpirono la nave ma si conficcarono nel fondale dal quale emergono, formando l’affascinante Arcipelago dei Ciclopi.
In realtà sono formazioni naturali create dalle eruzioni dai fondali marini in epoca preistorica.
Arcipelago dei Ciclopi
E’ formato da:
Isola Lachea
Faraglione grande
Faraglione piccolo e quattro isolotti
Tipici sono anche ….
Pillow di lava – lava a cuscino
Per la forma rotondeggiante dovute alle eruzioni sottomarine.
Nella Riviera dei Ciclopi
Il tratto di costa lungo 12 km, da dove si ammira il fantastico Arcipelago dei Ciclopisono ubicati : Aci castello – Aci trezza – Acireale.
Aci Castello
E’ un borgo arroccato.
Si snoda attorno alla piazza principale da dove si accede al medioevale …
Castello Normanno
Posto su una rupe basaltica ovvero di roccia lavica, risale al 1076.
Ospita il Museo Civico le cui sezioni di mineralogia, paleontologia, archeologia sono molto interessanti.
Aci trezza
E’ un borgo di pescatori .
Suggestivo!
Giovanni Verga
Il più autorevole esponente della corrente letteraria del verismo, qui ambientò uno dei suoi più celebri romanzi I Malavoglia.
Suggestivo perché esattamente qui davanti si trova …
L’Arcipelago dei Ciclopi
Passeggiare sul lungomare, fermarsi a gustare le prelibatezze che la cucina offre nei tanti locali godendo di questa vista … vi lascio immaginare.