Sui Monti Erei … in Val di Noto
La Città Barocca – Patrimonio dell’Umanità
In Val di Noto
Sono otto le città barocche Patrimonio dell’Umanità
1 Caltagirone 2 Catania 3 Militello 4Palazzolo Acreide
5 Noto 6 Ragusa 7 Scicli 8 Modica
Ricostruite in stile barocco in seguito al terremoto del 1693
Val da Vallo
Il Vallo era una circoscrizione amministrativa
La Sicilia era suddivisa in tre valli:
Val di Noto – Val Demone – Val di Mazara
Tale ripartizione introdotta dagli arabi, e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu poi abolita nel 1812
Alla dominazione araba risale il nome …
Qal’at – fortezza – castello
Del castello che sorgeva in cima al colle purtroppo nulla rimane.
Invece la testimonianza barocca, è presente nelle tante chiese, e palazzi ben conservati.
La prima chiesa barocca che ammiro è..
La Basilica di San Giacomo
Dedicata al Santo Patrono risale al 1090, ricostruita nel 1693


Il Campanile
E’ successivo, risale alla fine dell’800

A soli 300 metri si snoda il centro storico con ..
La Chiesa di San Domenico
Caratterizzata da due ordini sovrapposti, modellati su una lieve curvatura concava.
Accanto il Convento dei Frati Predicatori o Domenicani

Esattamente di fronte …
La Chiesa del SS Salvatore
Accanto il Monastero delle Benedettine

All’interno …
Le Tribune
Lo spazio riservato alle suore di clausura, da dove potevano seguire le funzioni religiose.
La Ruota degli Esposti
La finestra rotante, dove i neonati non voluti venivano lasciati per essere accolti dalle suore.

Il Mausoleo a Don Luigi Sturzo
Lo Statista Don Luigi Sturzo, nato a Caltagirone, qui celebrò la sua prima messa nel 1894.
Ed ancora la bellissima scultura ..
Maria di Monserrato
Realizzata dallo scultore ed architetto Antonello Gagini, nel 1532

Infine …
Il Presepe Animato
Opera del maestro artigiano Salvatore Milazzo, il bellissimo presepe realizzato tutto in ceramica ha ricevuto molti premi, l’esposizione è permanente.




L’Arte del Presepe
Sin dal 1700 è una tradizione, dalla rappresentazione della Sacra Famiglia, ai personaggi della cultura contadina, agli antichi mestieri, tutti realizzati esclusivamente in ceramica.
E’ anche una competizione, infatti ogni anno durante il periodo natalizio sono tante le mostre allestite dove poter ammirare presepi antichi e moderni.
Questa passione dei calatini è racchiusa ..
Al Museo dei Presepi Tradizionali
Conserva una notevole collezione di presepi provenienti da tutto il mondo.
Ed ancora …
La Chiesa del Gesù

La Basilica Cattedrale di San Giuliano
Edificata ne 1282, ricostruita nel 1693, infine ristrutturata agli inizi del 900
Diviene Cattedrale nel 1816, ovvero chiesa principale dove è posta la Cattedra, il seggio, da cui il vescovo esercita il ruolo di maestro e sommo sacerdote della diocesi.

Di fronte …
Il Palazzo del Monte di Prestimo o di Pietà
L’istituto voluto dai frati francescani, con l’intento di aiutare i più deboli, si basa sul principio di concedere prestiti di importo anche minimo con garanzia di pegno su cose mobili.
Oggi, sede del Banco di Sicilia

In Piazza Municipio
Scopro dei bei palazzi nobiliari di varie epoche, il primo è ..
Il Palazzo della Corte Capitanale
Era il palazzo della Corte di Giustizia, splendido esempio di edificio rinascimentale, oggi ospita mostre.

Il Palazzo Comunale dell’Aquila
Il palazzo nobiliare appartenuto ai Principi Interlandi di Bellaprima, fu acquistato e ristrutturato nell’800 dal Comune.

Il Palazzo Gravina Pace
Palazzo nobiliare del Barone Gravina Pace, in stile barocco, in evidenza il lungo balcone con le mensole decorate con figure antropomorfe.

Palazzo Saleri
Risale al 900, il palazzo della magnolia, cosi detto perché nel suo stile eclettico predomina l’intreccio di magnolie, e foglie nei balconi.

Inoltre da Piazza del Comune intravedo …
La Chiesa Santa Maria del Monte
Posta in cima alla celeberrima scalinata, ma ho potuto fotografare solo la cupola e parte del campanile perché in ristrutturazione.

La Scalinata Santa Maria del Monte
Costruita nel 1606, lunga 130 metri con 142 gradini, è divenuta il simbolo della città.
Particolare per le alzate dei gradini, in quanto decorate con mattonelle di ceramica policrome.
Sono disegni tipici dell’isola, molto interessanti perché i diversi stili raccontano le varie epoche e dominazioni, dal X al XX secolo.


L’Arte della Ceramica
E’ un’arte antica, che ha subito l’influenza delle varie dominazioni nell’isola.
Nel Museo della Ceramica
Ubicato nella villa Vittorio Emanuele, villa comunale, sono esposti 2.500 reperti che raccontano la storia della ceramica dalla Preistoria al Novecento.
E’ il più importante museo d’Italia per la documentazione dell’arte della ceramica assieme al museo di Faenza (Emilia Romagna)
Le ceramiche di Caltagirone sono famose sin dalla conquista araba, perché i ceramisti arabi diedero un nuovo impulso portando le tecniche usate in Oriente.
In particolare la Testa di Moro e la Pigna realizzati dagli artigiani calatini, sin dai tempi della dominazione araba, sono divenuti i simboli che caratterizzano tutta l’isola.
. La Testa di Moro
E’ un vaso, che raffigura la testa di un Moro, il perché lo spiega la leggenda.
La leggenda narra di una bellissima fanciulla, che amava curare le piante del suo balcone, un giorno sotto il suo balcone passo un bel moro, e fu cosi che nel momento in cui si guardarono, perdutamente si innamorarono.
Poco tempo dopo, la fanciulla scopri che l’amato era intento ad organizzare il rientro in Oriente, a casa, dove aveva lasciato in paziente attesa la moglie ed i figli.
La fanciulla in preda alla gelosia e alla rabbia lo uccise, ma ciò nonostante in qualche modo voleva tenerlo con se, cosi gli tagliò la testa, e per non destare sospetti, pensò di utilizzarla come vaso, vi piantò del basilico e lo mise sul suo balcone. Il basilico cresceva rigoglioso, sopratutto per le lacrime di disperazione che ogni giorno la fanciulla versava.
Il verdeggiante basilico destò l’invidia dei vicini e dei passanti, sempre più convinti che crescesse cosi bene per via del vaso, per questo motivo commissionarono agli artigiani calatini, vasi a forma di testa di moro, dove poter piantare il basilico.
Per ricordare anche la protagonista della leggenda è stato creato un vaso che la rappresenta, solo la testa naturalmente.

. La Pigna
E’ il simbolo di fortuna e prosperità, che gli arabi posizionavano all’ingresso della casa.
Tradizione che si è diffusa in tutta la Sicilia, ed ancora oggi permane, infatti sono pochissimi i balconi, ed i cancelli d’entrata delle ville senza la pigna.

Oggi gli artisti calatini hanno reinterpretato questi oggetti della tradizione, tanto che si trovano anche all’interno delle case, in quanto divenuti oggetti di design.
In conclusione di questa bella giornata mi viene in mente una frase della poetessa Alda Merini, perché racchiude la bellissima sensazione, che mi avvolge sempre quando visito una nuova località.

Gennaio 2022
Post, con immagini, spiegazioni e chiusa meravigliosa!!! Ma quanto sei brava Stefania, quanto ami e fai amare la bellissima Sicilia. Grazie di cuore per farci conoscere angoli così preziosi della nostra incredibile Italia!!!!
Un abbraccio cara e mille e mille grazie!!!! <3 <3 🙂
Vittoria, grazie, grazie, grazie, è bellissimo portarvi con me nei luoghi che visito. Un abbraccio fortissimo ♥️♥️♥️♥️♥️
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Kevin
La scalinata è stupenda, ma tutta la città affascina, la sua Villa con la data scritta con i fiori aggiornata tutti i giorni,la piazza coperta…
Si … capisco che ci sei stata, grazie per essere passata a trovarmi 💙