Katanè
La bella colonia greca è appoggiata all’Etna.
Come indica il toponimo, Kata – presso e Aitnè – Etna

Etna o Mongibello – Patrimonio dell’Umanità.
È il vulcano attivo più grande d’Europa, svetta a 3.330 metri dal livello del mare.
Il vulcano è legato strettamente con doppio filo a Catania, perché nei secoli la città è stata travolta dalla lava molte volte.
L’eruzione del 1669 fu la più catastrofica, la colata lavica si protrasse per 68 giorni, nel suo percorso tanto distrusse ed infine si riversò nel mare.

Grigio e bianco
Sono i due colori che caratterizzano la bella Katanè, il grigio, maggiormente presente è dovuto alla pietra lavica, il bianco, al marmo.
In Pietra Lavica
Sono le chiese, i palazzi, le strade, gli arredi urbani, cosi come i tanti e tipici manufatti, divenendo cosi bene economico.

I Greci Calcidesi la fondarono nel 729 a.C.
I Romani la conquistarono nel 263 a.C.
Poi le molte dominazioni
Nel centro storico
In Piazza Stesicoro
Dedicata a Stesicoro o Tisia, primo poeta della Magna Grecia.
L’Anfiteatro Romano – Il Colosseo Nero
Risale al periodo imperiale, da sempre definito ..
Colosseo, per le enormi dimensioni, Nero, perché realizzato in pietra lavica, solo in parte, ricoperto da preziosi marmi bianchi.
Attraversa ben 4 vie, e termina nel giardino di Villa Cerami
Villa Cerami
Oggi, sede della Facoltà di Giurisprudenza.

Tanto grande da poter essere utilizzato per le battaglie navali.
Le Naumachie
Spettacoli in cui si simulava un combattimento navale, la prima naumachia fu quella organizzata da Giulio Cesare a Roma nel 46 a.C.
Il Colosseo Nero, per l’occasione veniva riempito d’acqua, che giungeva dal fiume che scorre in città , il Fiume Amenano, anche se dopo la devastante eruzione dell’Etna del 1669, il suo percorso è sotterraneo.
Cosi come è sotterraneo l’Anfiteatro, ma si può comunque visitare.
E’ visibile in superficie solo una minima parte, questa …

Ancora nella piazza ….
La Chiesa di San Biagio
In stile neoclassico è chiamata anche Sant’Agata alla fornace, perché sopra l’altare in una teca, sono conservati i resti della fornace dove Sant’Agata che è patrona della città, subi il martirio dei carboni ardenti.
Dall’altra parte della piazza, un omaggio ad un grande catanese è ..
Il Monumento a Vincenzo Bellini
Sul basamento, sette gradini indicano le 7 note musicali, dall’ultimo si innalza una colonna quadrata, in cima alla colonna, la statua di Bellini seduto su una sedia, invece su ogni lato della colonna, una statua metafora di una sua opera, precisamente Norma – I Puritani – La Sonnambula – Il Pirata.
In Piazza Vincenzo Bellini
Il Teatro Vincenzo Bellini
In stile barocco, è stato inaugurato nel 1890, con la rappresentazione di una tra le sue più belle opere, Norma.

Di fronte …
La Fontana dei Delfini

Inizia da qui la scoperta della bella..
Città Barocca
Fu ricostruita in stile barocco in seguito al terremoto del 1693 che interessò tutta la Val di Noto.
La Val di Noto
Conserva 8 città barocche – Patrimonio dell’Umanità.
1 Catania 2 Caltagirone 3 Militello 4 Noto
5 Palazzolo Acreide 6 Ragusa 7 Scicli 8 Modica
La Sicilia sud orientale è la Val di Noto
Val da Vallo
Il vallo era una circoscrizione amministrativa.
La Sicilia era suddivisa in tre valli:
Val di Noto – Val Demone – Val di Mazara
Tale ripartizione introdotta dagli arabi, e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu poi abolita nel 1812.
In Via Etnea
La bellezza nell’architettura barocca mi entusiasma.


La Basilica Maria Santissima dell’Elemosina o Collegiata

Ed ancora lungo la bella via …
Palazzo dell’Università
Risale al 1434, voluto da Alfonso V d’Aragona il Magnanimo, re di Spagna e di Sicilia, che qui fondò Siculorum Gynnasium, la prima Università in Sicilia .
Il palazzo è stato ricostruito in seguito al terremoto del 1693, ed ancora dopo il terremoto del 1818.
Oggi, sede del Rettorato e della Biblioteca Regionale Universitaria.

A pochi metri di distanza …
Piazza Duom0
Tanto insieme appare


La Cattedrale di Sant’Agata – Patrona della città
È maestosa, dedicata alla Santa che più di un volta salvò la città dall’eruzione dell’Etna.

È delimitata da una balaustra in marmo bianco, ornata da 9 statue di Santi siciliani.
La balaustra continua, e chiude il sagrato in Via Vittorio Emanuele II


In Via Vittorio Emanuele II
Di fronte al prospetto laterale della Cattedrale
La Chiesa della Badia di Sant’Agata


Invece dal prospetto laterale che da sulla piazza …

Le Terme Achillane
Perché la Cattedrale sorge sul sito delle terme romane, in quanto luogo del martirio di Sant’Agata.
Le terme sotterranee risalgono al IV – V secolo, e si possono visitare, vi si accede attraversando un corridoio ricavato nell’intercapedine tra le fondamenta.

La Cattedrale è letteralmente collegata da un passaggio con….
Il Palazzo dei Chierici
Antico seminario dei Chierici, costruito sulle cinquecentesche mura volute da Carlo V°.

Tra le due ali del palazzo ..
Porta Uzeda
Realizzata nel 1693, per volere del Duca di Camastra ( vedi articolo Santo Stefano di Camastra) in onore del Vicerè spagnolo in carica, Giovanni Francesco Paceco, Duca di Uzeda.

Di fronte la Cattedrale
Il Palazzo degli Elefanti
Palazzo storico oggi sede del Comune.

Davanti
La Fontana dell’Elefante
In grigio e bianco è il simbolo della città ma i catanesi lo chiamano u liotro.
Liotro
Perché il monumento è eliotrico, in quanto gnomone della meridiana posta al centro della piazza. Dunque misura il tempo basandosi sulla posizione del sole, quindi è un orologio solare.

Lateralmente …
La Fontana dell’Amenano 1867
Raffigura il fiume che attraversa la città
Il Fiume Amenano
Il suo percorso è sotterraneo, perché la colata lavica dell’imponente eruzione del 1669 sotterrò il fiume e non solo, modificando cosi l’assetto urbano della città.
Il fiume è raffigurato dalla statua di un giovane che tiene una cornucopia, simbolo di fertilità, dalla quale fuoriesce l’acqua che si versa nella sottostante vasca.
Nella seconda vasca, l’acqua fuoriesce dalle buccine che tengono i due tritoni in ginocchio.
Infine, l’acqua cosi sgorgando si immette nel fiume sottostante che scorre sotterraneo, ma in questo punto, uno dei pochi, il fiume è visibile.
Ma la particolarità consiste nella suggestione che si ha vedendo scorrere l’acqua, come di un lenzuolo d’acqua, per questo è indicata dai Catanesi come acqua ‘o linzolu.

Incantevole !!!
Da qui mi dirigo verso Porta Uzeda, e oltrepassandola mi ritrovo ..
In Via Dusmet
Dove cattura la mia attenzione ..
. Giardino Pacini
Risale al 1800, uno dei più antichi giardini della città.

Posto al di sotto …
Archi della Marina
È l’ottocentesco viadotto della ferrovia Catania-Siracusa.
Sono 56 archi in tutto, costruiti in roccia vulcanica e roccia calcarea, di nuovo grigio e bianco.

Ritrovandomi in prossimità del cancello d’entrata del bel giardino, volgendo lo sguardo a destra intravedo ..
Palazzo Biscari
Sorge in parte sulle mura cinquecentesche volute da Carlo V a difesa della città.
Il Principe di Biscari, in seguito al terremoto del 1693 ottenne il permesso regio di elevare il palazzo.
Bellissimo esempio del barocco siciliano, il palazzo oggi è abitato dai discendenti, ma aperto a manifestazioni mondane e culturali.
Invece dirigendomi verso sinistra mi addentro nella briosa …
. Pescheria
È l’antico mercato del pesce, che sin dall’ottocento anima questa zona della città.
I pittoreschi banchi del pesce, da sotto le mura di Carlo V, e dal Palazzo dei Chierici, essendo integrati tra loro, si diramano tra i vicoli che riconducono a piazza Duomo.




Quanta interessante bellezza !
Adesso mi dirigo …
In Piazza Federico II
Dove bello ed imponente è …
Castello Ursino
Voluto da Federico II di Svevia è oggi Museo Civico
Originariamente era su un promontorio, si, a picco sul mare, da cui il nome Castrum sinus – castello del golfo, divenuto poi Ursino.
Fu l’eruzione dell’ Etna del 1669 che colpì la città a determinare la diversa visione, in quanto il mare venne ricoperto dalla lava che si solidificò.

Da qui, ammiro ancora la bellezza dell’architettura barocca …
In Piazza San Francesco d’Assisi
La Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacola
Imponente in stile barocco.

Di fronte …
Palazzo Gravina Cruyllas
È il bel palazzo storico, casa natale di Vincenzo Bellini , oggi Museo Civico Belliniano.
Ed ancora ..
L’ Arco di San Sebastiano

Introduce in …
Via dei Crociferi
È una antica via ricca di Chiese e Monasteri in stile barocco.
Pensavo che il nome derivasse da questo, invece fa riferimento all’Ordine dei Crociferi, fondato da San Camillo de Lellis nel 1585, i quali portavano sul petto una croce rossa.
Si susseguono …
La Chiesa di San Benedetto

Il Monastero delle Benedettine

La Chiesa di San Francesco Borgia

Il Collegio dei Gesuiti

La Chiesa di San Giuliano

Infine ancora barocco, ancora grigio e bianco …
In Piazza Dante
La Chiesa di San Nicolò l’Arena
La cui facciata è rimasta incompiuta

Con annesso …
Il Monastero Benedettino San Nicolò l’Arena
Fondato dai monaci cassinesi nel 1558, ricostruito in seguito al terremoto del 1693, è uno splendido esempio di barocco siciliano.
Oggi, sede del Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università di Catania.

Finisce qui questo splendido percorso nell’arte ma non la bellezza che la città offre con il suo mare.
Dunque mi dirigo al mare e la bellezza continua.
In direzione sud …
La Playa
Spiaggia di sabbia dorata, si estende fino alla Riserva Oasi del Simeto.
Con tanti lidi e locali che si snodano lungo il percorso.
In direzione nord
Il Lungomare Ognina
La spiaggia di pietra lavica, e nonostante ciò anche qui tanti bei lidi e locali sulle piattaforme.
La creativa soluzione a ciò che poteva essere un problema mi ha sorpreso ed affascinato.



Oggi, oltre la bellezza ho percepito il coraggio, la tenacia, la fantasia di una città che ha imparato dalle difficoltà a resiste sempre e comunque.
Le difficoltà che possono creare delle opportunità , perché se si è positivi si riesce sempre a vedere oltre, ed essere propositivi.
Questa ulteriore consapevolezza mi ha regalato la bella Katanè.

Luglio 202o