Borgo Parrini – Palermo – Sicilia – Italia

E’ il borgo dalla creatività !

L’ affascinante piccolissimo borgo ..

Parrini

In dialetto siciliano, si indicano i preti, pertanto è cosi chiamato perché a loro si deve la nascita del borgo.

I Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo

Nel 5000 acquistarono delle terre, e realizzarono una grande Azienda Agricola.

Nacque cosi il villaggio che divenne la residenza dei coloni, ma nel 1767 anno in cui l’Ordine dei Gesuiti venne soppresso, l’azienda fallì.

I terreni passarono ..

Al Principe Henry d’Orléans, Duca d’Aumale

Pertanto il villaggio divenne la residenza dei viticoltori, perché il principe convertì l’attività in Azienda Vitivinicola, dove veniva prodotto il pregiato vino, Moscatello dello Zucco.

Nel 900 la decadenza ma nel 2000 la ripresa

L’Imprenditore Giuseppe Gaglio

Sostenuto dai pochi abitanti ha dato vita al bellissimo borgo.

Indaco e ocra, sono i due colori che insieme al bianco caratterizzano le belle case.

Dall’architetto spagnolo Antoni Gaudì, tra i massimi esponenti del modernismo catalano, hanno tratto ispirazione.

Questo è lo splendido risultato …

E’ tutto un divenire, tanto è in ristrutturazione, tanto altro è stato realizzato.

Si può visitare anche l’interno, pertanto entriamo insieme …

Saliamo le scale della deliziosa scala a chiocciola …

L’essenziale stanza da letto …

Incantevole, come le tante belle frasi sparpagliate sui muri.

Interessante è il Laboratorio Museo

Infine ..

Da Camurria, negozio di souvenir e prodotti tipici.

Camurria – seccatura, in gergo è un intercalare, precisamente chi camurria – che seccaturia e si ‘na camurria – sei fastidioso/a

Concludo questo splendido percorso con il desiderio di ritornare per scoprire i nuovi progetti, e con in mente una frase da suggerire ..

Agosto 2022

Militello – Catania – Sicilia – Italia

Sui Monti Iblei ..

In Val di Noto

Sono otto le Città Barocche Patrimonio dell’Umanità

1 Militello 2 Catania 3 Caltagirone 4 Noto

5 Palazzolo Acreide 6 Ragusa 7 Scicli 8 Modica

Ricostruite in stile barocco, in seguito al terremoto del 1693

Val da Vallo

Il Vallo era una circoscrizione amministrativa.

La Sicilia era suddivisa in tre valli: Val di Noto – Val di Mazara – Val Demone

Tale ripartizione introdotta dagli arabi, e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu abolita nel 1812.

Sull’origine sono due le ipotesi, è …

Mellis Tellus – Città del Miele – fondata dai Greci

Militus Tellus – Città dei Soldati fondata dai Romani

La seconda ipotesi è la più probabile, accadde che i soldati di Marco Claudio Marcello, durante l’assedio di Siracusa, 2 guerra punica, per scampare alla peste si stabilirono nella collina dall’aria salubre e l’acqua limpida.

Con un lungo salto in avanti nel tempo, del periodo feudale è ..

Il Castello Barresi – Branciforte

Voluto nel 1303 dal Barone Barresi, e nel 1575 ingrandito e rimaneggiato dal Marchese Barresi Branciforte

Il Feudo di Militello

Il Barone Abbo Barresi ricevette l’investitura di Signore di Militello, per volere del Re Federico II D’Aragona.

Successivamente …

Il Marchese Vincenzo Barresi Branciforte, per volere del Re Filippo II d’Asburgo, fu investito del titolo. La famiglia detenne il marchesato fino al 1812.

Nel 1812, la Costituzione Siciliana concessa dal Re Ferdinando II di Borbone, decretò l’abolizione del feudalesimo.

Del castello oggi rimane solo…

La Torre Cilindrica e la Porta di Terra

La Fontana della Ninfa Zizza

Voluta nel 1607 dal Principe Francesco Branciforte, per festeggiare la realizzazione del primo acquedotto della città.

Proseguendo linearmente lungo la bella via ..

Si arriva ..

Al Santuario Santa Maria della Stella 1722

Di fronte ..

Palazzo Majorana della Nicchiara

Proseguendo lungo Corso Umberto I, in Piazza Vittorio Emanuele

La Chiesa di San Nicolò e del SS. Salvatore 1721

Di fronte ..

Palazzo Liggieri

Procedendo lungo Corso Umberto I , in Piazza Municipio

La Chiesa ed Abbazia di San Benedetto

Voluta nel 1614 dal Marchese Francesco Branciforte e dalla moglie Giovanna dAustria.

Il Monastero Benedettino

Oggi sede del Comune è per estensione il terzo in Sicilia, dopo il Monastero di San Nicolò l’Arena di Catania, e quello di Monreale.

All’interno ..

La Statua della Madonna del Rosario

Donata dalla Principessa Donna Giovanna d’Austria, per rendere omaggio al padre, Giovanni D’Austria, volendo ricordare la vittoria conseguita nella Battaglia di Lèpanto, battaglia navale, tra le forze della Lega Santa alla guida di Don Giovanni D’Austria, e quelle dell’Impero Ottomano.

La statua raffigura la Madonna con in braccio Gesù Bambino, che poggia i piedi su una mezza luna.

Il bel percorso ricco di fascino e storia mi ha fatto scoprire ciò che non immaginavo, un incantevole piccolo borgo antico.

Lasciato il borgo, in lontananza ancora un’immagine cattura la mia attenzione, è ..

Il Lago Lentini

Un lago artificiale, oggi un’importante oasi naturalistica, habitat di molte varietà di piante, uccelli, e pesci.

In origine ..

Lacuus Erculeus

Narra la leggenda che Ercole, figlio di Giove, portando in dono a Cerere, Dea delle messi, la pelle del leone Nemeo da lui sconfitto, sia rimasto colpito dalla bellezza del luogo, tanto da creare un lago.

In realtà ..

Lago Biviere – vivaio di pesci

Secondo alcuni studiosi è d’origine araba, secondo altri furono i cavalieri templari alla fine del XII secolo a realizzarlo, il fine far diventare l’area una riserva di caccia e pesca.

Concludo con una frase che mi viene in mente, è del grande pittore siciliano, Renato Guttuso.

Agosto 2022

Tindari – Messina – Sicilia – Italia

Sui Monti Nebrodi – Tyndaris

Domina sul Mar Tirreno e sulla Riserva Naturale Orientata dei Laghi di Marinello, da un’altezza di 268 m.

Sotto il promontorio ..

I Laghetti di Marinello

Un area lagunare, che crea laghetti salmastri, il numero e la forma variano, ciò dipende dalle maree e dalle stagioni.

Il Golfo di Patti

Coda di Volpe

E’ l’antico sentiero naturalistico, lungo circa 1 Km, che collega Marinello all’Area Sacra di Tindari, un tempo unica via di collegamento, in seguito via di pellegrinaggio al Santuario Mariano.

Volgendo lo sguardo, si ammirano le Isole Eolie

Oltre questo incantevole panorama, in questo affascinante luogo è molto bella ed interessante:

L’ Area Sacra e l’Area Archeologica della Città Greco – Romana

Dionisio I

Tiranno di Siracusa, la fondò nel 396 a.C., la chiamò Tyndaris, per rendere omaggio al re di Sparta, Tindaro.

Da sempre, nel punto più alto …

L’ Area Sacra

L’Acropoli per i greci, oggi il Santuario Mariano

Il Santuario Mariano

E’ uno dei luoghi più visitati in Sicilia, si venera la Madonna Nera.

La Statua raffigura la Madonna con Gesù Bambino, rappresentata come Basilissa, regina seduta in trono, nel basamento è incisa una frase, tratta dal Cantico dei Cantici: Nigra sum sed formosa = Sono nera ma bella.

La Statua Bizantina

Proviene da Oriente, VIII secolo, periodo in cui nell’Impero Bizantino nacque il movimento iconoclasta.

Qualcuno volle salvarla, pertanto venne conservata in una cassa di legno, e caricata su una nave, ma in seguito ad una forte tempesta la nave s’incagliò presso Marinello.

Quando la tempesta cessò, i marinai pronti a partire, non riuscivano a far salpare la nave, pensarono quindi di alleggerire il carico lasciando in mare anche la cassa che conteneva la statua.

La cassa venne recuperata da alcuni abitanti di Tindari, e custodita nella Chiesa sorta sull‘Acropoli.

La Chiesa, nel tempo è stata ingrandita e rimaneggiata per contenere il gran numero di pellegrini sempre più numerosi.

Ancora fascino e curiosità

Nell’ Area Archeologica

Apprendo che …

Ippodamea

E’ cosi chiamato l’impianto urbanistico, dal nome dell’architetto urbanista, Ippodamo di Mileto, V secolo a.C. , che lo ideò.

Detto anche …

Scacchiera

Perché si articola nel seguente modo : 3 Decumani = ampie strade, asse est-ovest, intersecate da 2 Cardines = strade strette, asse sud -nord, cosi da formare aree quadrangolari

Gli scavi hanno riportato alla luce l’ Area IV , si evidenziano …

1 Insula = palazzo 6 Tabernae = botteghe 2 Domus 1 Complesso Termale.

L’ InsulaPalazzo

Perché ciascuna insula era separata dall’altra da uno spazio di circa due piedi e mezzo.

Erano abitate dai plebei, ovvero da artigiani, commercianti, contadini, che pur essendo il volano produttivo non potevano ambire ad alcuna carica politica.

Le Tabernae Botteghe

Occupavano il piano terra delle insulae.

La Domus

Era l’abitazione dei patrizi, che ritenevano di discendere dai fondatori della città di Roma, pertanto solo a loro erano riservate tutte le cariche politiche.

Caratteristico …

Il Peristilio

Era il portico con colonne che delimitava all’interno della casa, nella zona centrale, un cortile che generalmente conteneva delle piante o una fontana, da cui si snodavano le varie stanze.

La sala soggiorno e la sala di ricevimento

Le Terme Pubbliche

Risalgono al III secolo a.C. , è un piccolo impianto ma completo, formato come di norma da un susseguirsi di stanze, precisamente :

Apodyterium spogliatoio

Tepidario con una vasca di acqua tiepida

Calidario con vasca di acqua calda

Laconicum con aria calda secca

Frigidario con vasca di acqua fredda

Stanza massaggi effettuati con oli ed unguenti profumati

Il Praefurnium, un grande forno posto all’esterno, in cui si produceva aria calda che veniva fatta passare sotto il pavimento in corrispondenza delle stanze del tepidario, calidario, laconicum.

Ben conservati sono i bei pavimenti a mosaico, raffigurano atleti, animali, e il simbolo della Sicilia, la Trinacria.

Poco più avanti ..

La Basilica

Nell’architettura romana, era un edificio rettangolare con una grande navata centrale, ai lati una o più navate minori.

Era il luogo per le pubbliche riunioni, per gli affari , e dove si amministrava la giustizia.

Alle spalle ..

L’Agorà

Nell’architettura greca, era una piazza porticata, generalmente rettangolare delimitata da un portico – stoà , solo su tre lati, anteriormente aperta.

Era il luogo di raduno, il centro della vita economica e sociale, da dove si giungeva all’Acropoli.

In direzione diametralmente opposta …

Il Teatro Greco

Risale al III secolo a.C. , appoggiato alla naturale conca della collina.

I Romani

Lo modificarono adattandolo ad arena per i giochi, aggiungendo anche un portico in laterizio.

Anche da qui, il panorama è spettacolare.

Naturalmente la città era circondata da mura

Mura Ciclopiche

A doppia cortina, con torri quadrate di avvistamento, posizionate a varia distanza.

Infine ..

L’Antiquarium

Il museo, piccolo ma interessante per i reperti trovati in loco.

E’ stata una splendida giornata, trascorsa in compagnia della mia amica Angela, un tuffo nel passato, provando ad immaginare lo svolgersi quotidiano dei nostri avi.

Luglio 2022

Mazara del Vallo – Trapani – Sicilia -Italia

Si affaccia sul Mar Mediterraneo, e dista solo 200 Km da Tunisi.

Mazar – Rocca … Colonia Fenicia

La prima cosa che affascina arrivando è ..

Il Lungomare

Si estende per circa 8 Km.

Con la sua spiaggia ..

La Spiaggia Tonnarella

In parte libera, in parte occupata dai bei lidi.

Percorro il bel lungomare ed ecco …

La Grande Scalinata

Introduce nella via principale ..

Corso Umberto I

Ritorno alla scalinata e sulla destra …

In Piazza Mokarta

Dedicata al guerriero musulmano Mokarta, nipote del re di Tunisi, che nel 1075 tentò la riconquista della città.

L’ Arco Normanno

E’ ciò che resta del castello, voluto da Ruggero I d’Altavilla, in seguito alla liberazione dalla dominazione araba nel 1072

Costruito sulla precedente ..

Fortezza Araba

Alla dominazione araba si deve l’aggiunta del termine Vallo.

Vallo era la circoscrizione amministrativa con cui gli arabi avevano suddiviso la Sicilia, ovvero Val Demone – Val di Noto – Val di Mazara

Dove sorgeva parte del castello …

Villa Jolanda

La bella villa comunale, con alberi secolari.

Di fronte ….

La Cattedrale del Santissimo Salvatore

Voluta da Ruggero I ,edificata sulla precedente Moschea Grande, e ricostruita nel 600, nello stile dell’epoca, il barocco.

Si prolunga in Piazza della Repubblica

Accanto ..

La Statua di San Vito

Protettore della città.

Piazza della Repubblica

La bella piazza è delimitata ..

Dal Palazzo del Seminario

Voluto dal Vescovo Bernardo Gasco nel 1583, ma consegnato nel 1710, pertanto è in stile neoclassico ma con le contaminazioni subite nel tempo.

Decisamente d’impatto sono gli undici archi a tutto sesto, del porticato e del loggiato.

Ospita il Museo Diocesano

Esattamente di fronte …

Il Palazzo Vescovile

In stile neoclassico, XVI secolo

Da qui ci si addentra nel nucleo della città, che rappresenta una delle più interessanti testimonianze della dominazione araba in Sicilia.

La Kasbah

E’ il centro città, tipico delle città islamiche, architettonicamente si caratterizza per le viuzze strette e tortuose.

Sono molto belli i vicoletti animati da locali, e negozi molto curati, cosi come i vicoletti silenziosi, dove si ha la sensazione di essere fuori dal tempo.

In questo suggestivo dedalo di stradine ho la sensazione di essermi persa, ma quando attraverso l’ennesima viuzza eccomi in una bella piazza è ..

Piazza Plebiscito

Qui ..

Il Collegio dei Gesuiti

In stile barocco risale al 1672

Di fronte ..

Il Museo del Satiro Danzante

Museo archeologico ospitato all’interno dell’antica Chiesa di Sant’Egidio.

Dedicato al pezzo più prezioso, la statua del satiro danzante, realizzata dallo scultore greco Prassitele.

La statua, che danza in onore del Dio Dionisio è realizzata in bronzo, solo gli occhi sono in vetro.

Il Satiro è una figura della mitologia greca che abita nei boschi, e fa parte del corteo del Dio Dionisio, Bacco per i latini.

Accade, nel IV secolo a.C, che la nave che lo trasportava naufragò.

Fu trovato nel 1997 nel Canale di Sicilia, presso Mazara per puro caso da un peschereccio.

Nel museo anche le belle ..

Anfore da trasporto

Quanta bravura !!! Quanta bellezza !!!

Da qui, poco più avanti scorgo …

La Piccola Scalinata

Percorrendola mi ritrovo nuovamente sul bel lungomare.

Anche qui, tanti i bei locali dove assaggiare le prelibatezze del luogo, e dal momento che la città consta di una delle più imponenti flotte pescherecce d’Italia, cena a base di pesce .

Quanta bontà !!!

Al Ristorante Altavilla

Merita l’assaggio una peculiarità, il Gambero Rosso di Mazara, assicuro che dire squisito è riduttivo.

Rientro conquistata da questo luogo, che non immaginavo cosi bello, curato, attrattivo.

Giugno 2022

San Marco D’Alunzio – Messina – Sicilia – Italia

Nel Parco dei Nebrodi … sul Monte Castro … affacciato sul Mar Tirreno

La Colonia Greca – Alontion luogo conquistato

Diviene con ….

I Romani – Haluntium.

I Bizantini – Demenna.

I NormanniSan Marco

Dal 1866 per non dimenticare le origini è …

San Marco D’Alunzio

Rivolto al borgo ..

Il Tempio di Ercole

Risale al IV secolo a.C., rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’età classica.

Il tempio, in stile dorico, è stato più volte rimaneggiato.

In epoca normanna divenne Chiesa, dedicata a San Marco Evangelista.

Nel 1600 il portale fu ulteriormente arricchito di fregi.

Lungo la via che introduce al borgo …

Il Bassorilievo

Scolpito sulla parete rocciosa di marmo rosso dagli artigiani locali, per raccontare la storia del piccolo ma prezioso borgo.

Del pregiato marmo rosso è ricca la zona, dalle cave aluntine viene estratto, ed utilizzato per costruzioni, rivestimenti, pavimentazioni, ed è talmente apprezzato da essere esportato in tutto il mondo.

Nella parte più alta ..

Il Castello Normanno

Costruito nel 1061, purtroppo è possibile ammirare solo la bellezza dei ruderi.

Lungo il corso ..

La Fontana Marmorea

Risale al 1897, la collocazione non è casuale, perché si trova in corrispondenza dell’antica agorà.

Mi sorprende sapere che in un borgo cosi piccolo, tante sono le chiese, esattamente ventidue.

Tra le più interessanti …

La Chiesa dell’Aracoeli

Edificata sulle rovine di un tempio, più volte ritoccata, l’ultimo risale al 1630

La Chiesa di San Nicolò di Bari

Edificata tra il 1584 e il 1800, è la chiesa madre

La Chiesa di San Basilio Magno

Edificata intorno al XIV secolo, ma più volte rimaneggiata.

Chiesa di San Teodoro Badia Piccola

Edificata tra VIII e IX secolo, sui resti di una chiesa bizantina

Segue ..

Il Monastero Benedettino

Risale al 1545, oggi ospita il Museo della Cultura e delle Arti Figurative Bizantine e Normanne.

Tutto molto bello , cosi come una realtà che resiste al tempo, l‘artigianato tessile.

E tra le belle viuzze, gli incantevoli scorci ..

Infine ho catturato questa immagine, perché mi fa pensare ad una lunga giornata di lavoro, ed al sollievo che si prova rientrando a casa.

Condividendo il pensiero di Tommaso D’AquinoNon ci può essere gioia nella vita senza la gioia del lavoro.”

Cosi come è un vero piacere, rientrare a casa e gustare uno dei dolci tipici dell’isola, il gelo, un dolce al cucchiaio, semplice ma gustoso, realizzato in tantissimi gusti.

Il gelo di limone con cuore di frutti rossi

E’ il dessert, che ho scelto alla fine di un ottimo e tipico pranzo al ristorante La Macina, in conclusione di questa splendida mattina.

Maggio 2022

Geraci Siculo – Palermo – Sicilia – Italia

Nel Parco delle Madonie

In prossimità di una foresta di querce da sughero, unica in Sicilia, su un colle ..

La Colonia Greca Jerax avvoltoio

E’ il nome dato dai greci, perché il colle era sorvolato dagli avvoltoi.

Geraci con i Normanni

Diviene la capitale della Contea di Geraci, assegnata alla Famiglia Ventimiglia

In cima al colle ..

Il Castello dei Ventimiglia

Purtroppo restano solo i ruderi.

Introduce al borgo …

Il Bevaio della Santissima Trinità

Voluto dal Conte Simone Ventimiglia.

L’abbeveratoio consta di una lunga vasca, e di due fontane poste su ciascun lato, che riversano l’acqua nella vasca.

Interessante è ..

Il Salto del Ventimiglia

Belvedere tutto in vetro e acciaio che si protende per tre metri dalla parete rocciosa, costruito là dove il Conte Francesco Ventimiglia precipitò .

Accade nel 1338 quando in seguito ad un fortissimo scontro con il Re di Sicilia, Pietro II D’Aragona, il Conte sobillò la ribellione nel suo contado contro il re. In risposta il re inviò l’esercito, e fu una sera che inseguito dai soldati, il Conte precipitò dal burrone.

Sul Corso Vittorio Emanuele

Incantevole è ..

La Chiesa di Santo Stefano

Risale al 1600 , la guglia è maiolicata.

Proseguendo ..

In Piazza del Popolo

La Chiesa di Santa Maria Maggiore

Risale al IV secolo, ma più volte rimaneggiata.

Di fronte …

La Chiesa e Collegio di Maria

Risale al 1738, nelle finestre le panciute grate, le gelosie, particolare dell’architettura barocca.

I vicoletti ..

Tra questi …

La Chiesa di Santa Maria della Catena

Risale al XV secolo

Ulteriore attrattiva è …

La Targa Florio

La corsa automobilistica più antica, tra le più famose competizioni mondiali su strada.

Voluta e ideata nel 1906 dalla influente famiglia di industriali Florio, esattamente da Vincenzo Florio.

Il circuito era una sfida avvincente, in quanto si dovevano percorrere le strette e tortuose strade della Catena Montuosa delle Madonie, attraversando anche borghi arroccati e tra questi Geraci.

La corsa conquistò non solo gli appassionati, e divenne un appuntamento mondano da non perdere.

Dal 1978 per ragioni di sicurezza è Rally Targa Florio, oggi come allora si svolge nel bel circuito tra le Madonie, cosi come al vincitore è consegnata la targa d’oro.

E resto sempre più affascinata nell’apprendere quanto non so.

Aprile 2022

Diamante – Cosenza – Calabria – Italia

Da Borgo di Pescatori dalle brillanti sfaccettature a Luogo di Vacanza

Perla del Tirreno

E’ stato definito da due illustri letterati: Matilde Serao e Gabriele D’Annunzio.

Nella Riviera dei Cedri

La fascia settentrionale del litorale tirrenico della Calabria, in provincia di Cosenza, dove è considerevole la coltivazione del cedro.

Il Cedro Liscio di Diamante

E’ una varietà particolarmente pregiata, molto grande e profumato, ottimo per la canditura e la confettura.

I bocconotti, dolcetti di pasta frolla con ripieno di confettura di cedro, sono una tipica delizia golosa.

Bandiera blu

Per il suo mare limpido, i suoi 8 Km di spiaggia pulita, i servizi offerti.

La Famiglia Sanseverino

Lo fondò nel 1500

La scelta del nome, Diamante, deriva dal ritrovamento della preziosa pietra nella spiaggia del borgo dal Principe Sanseverino.

La leggenda narrata fa riferimento al Torrente Corvino, che attraversa il borgo, e sfocia nel mare di Diamante.

Presso la foce del fiume, in un mulino abbandonato nidificavano i corvi, fu un corvo che vide nel fiume un diamante, lo raccolse con il suo becco, e poi lo lasciò cadere sulla spiaggia dove fu trovato.

Dal 1981 Diamante è …

Borgo Dipinto

Lo diventa in seguito all’ispirazione del pittore Nani Razetti.

Pertanto dalla sua proposta ben accolta dal comune, di valorizzare il centro storico dipingendo i vicoli del borgo, arrivarono artisti da tutto il mondo.

E’ il borgo dipinto tra i più belli d’Italia.

Passeggiare tra vicoletti e ammirare i murales, incantevole!

Ed ancora …

La Chiesa dell’Immacolata

Risale al 1645 la chiesa madre, maestosa e bella si affaccia sulla stretta via.

La Torretta

Risale al 1600, la torre di avvistamento, realizzata per poter individuare e quindi difendersi dai pirati che solcavano i mari.

I Palazzi Nobiliari

Il Lungomare Vittorio Emanuele

Si estende per circa 1 Km, la passeggiata consente di ammirare il suggestivo panorama.

Suggestivo anche perché si vede …

L’Isola di Cirella

E’ una delle due isole della Calabria, l’Isola di Dino è l’altra.

Nell’isola colorata dalla bella macchia mediterranea, le insenature, gli anfratti, e le grotte appassionano non solo i sub.

Visibile è …

La Torretta

Una torre di avvistamento, realizzata a scopo difensivo.

Infine ospita ..

L’Accademia Italiana del Peperoncino

Fondata nel 1994 dal giornalista gastronomo Enzo Monaco, per approfondire e diffondere in Italia la cultura del piccante.

Il Festival del Peperoncino

Si svolge ogni anno, in data 7 – 11 Settembre, sono cinque giorni di festa, con spettacoli, mostre, convegni, e naturalmente le tante degustazioni piccanti dal salato al dolce.

Decisamente tutto interessante e coinvolgente, che altro dire …

Gangi – Palermo – Sicilia – Italia

Il Borgo dei Borghi 2014

Nel Parco delle Madonie … sul Monte Marone

Fondato dai Normanni

Tra il 1062 e il 1066, il bel borgo medioevale appare come una gemma incastonata.

Nel 1067, il re normanno, Ruggero I, lo incluse nella Contea di Geraci.

Arrivando la prima cosa che si ammira è …

La Chiesa di San Paolo

Risale al XV secolo

Da qui la vista sulla bella vallata è notevole.

Di fronte ..

La Chiesa della Badia

Risale al XIV secolo

Proseguendo …

In Piazza Valguarnera

Il Castello dei Ventimiglia

Risale al XIV secolo, voluto da Enrico Ventimiglia, Signore di Gangi e Conte di Geraci.

Ristrutturato nel 1625, quando la signoria passa alla Famiglia Graffeo, Principi di Gangi, titolo dato da Filippo IV re di Spagna.

A ridosso …

La Chiesa di Sant’Antonio Abate e il Convento

Costruiti nel 1572

Al centro della piazza …

La Statua della Madonna

In bronzo, opera di Padre Alberto Farina

In Piazza del Popolo

La Torre dei Ventimiglia

Voluta nel 1337, da Francesco I Ventimiglia.

Da qui…

Il Belvedere

Poggia sul bastione dell’antica cinta muraria normanna.

Consente la visione sul Monte Alburchia, l’area archeologica, tra le più importanti delle Madonie.

Sul Monte Alburchia

Herbita, la città fondata dai Cretesi, nel VII secolo a.C., definita da Cicerone honesta e copiosa civitas”, questo sostengono molti studiosi ed archeologi, ed ancora oggi la ricerca continua.

Nel 1560, la torre civica diviene torre campanaria della chiesa madre.

Il Duomo San Nicola di Bari

Chiesa madre, a ridosso della torre divenuta campanile.

Di fronte ..

Il Palazzo del Comune

Risale XIX secolo, in stile veneziano.

La Fontana del Leone

Realizzata nel 1931, raffigura un leone che esce dalla grotta per andare a dissetarsi alla fonte.

Sul Corso Umberto I

I bei palazzi nobiliari …

Palazzo Bongiorno

Residenza del Barone Francesco Benedetto Bongiorno, con vista sulla valle, fu anche sede dell’Accademia degli Industriosi, da lui fondata.

Palazzo Mocciaro

Risale al XIX secolo, in stile neoclassico.

Palazzo Sgadari

Risale al XIX secolo, in stile neoclassico.

Ospita : il Museo Archeologico, il Museo delle Armi,la Pinacoteca Gianbecchina.

Belle anche le viuzze che si diramano dal corso.

Infine, come direbbe Jane AustenSedersi all’ombra, in una bella giornata, e guardare in alto verso le colline lussureggianti, è il miglior riposo”

Marzo 2022

Fiumefreddo Bruzio – Cosenza – Calabria – Italia

Nel Parco Nazionale del Pollino ... sul Monte Cocuzzo … affacciato sul Mar Tirreno

Flumen Frigidum

Perché dal monte sul quale è ubicato il borgo, nasce il fiume dall’acqua molto fredda.

Bruzio Calabria

E’ stato aggiunto nel 1860, per distinguerlo dai borghi con lo stesso nome.

Certamente il primo insediamento, risale all’anno mille.

Ai Normanni

Guidati da Roberto d’Altavilla, il Guiscardo.

La Torre di Difesa è la prima costruzione, che diviene Fortezza nel 1201, per volere del Barone Simone de Mamistra, Governatore della Calabria, per rafforzare le difese.

Ma è nel 1531 quando …

Al Viceré di Calabria

Don Pedro Gonzales de Mendoza Alarçon, Dignitario della Corte di Spagna e di Napoli, Marchese della Valle Siciliana, viene assegnata la baronia dall’Imperatore Carlo V, che diviene Castello.

Il Castello della Valle

Residenza a partire dal sopracitato Vicerè, con le varie stratificazioni, che lasciano immaginare il tempo che fu, è molto suggestivo.

Dal Ponte Levatoio

Al Cinquecentesco Portale

Alle Sale Interne

Purtroppo poco rimane perché distrutto nel 1807, dalle truppe napoleoniche dopo un duro assedio.

Suggestivo anche per lo splendido panorama

Sui monti

Sul mare

Sul Golfo di Sant’Eufemia

L’insenatura del Mar Tirreno, che si estende tra due provincie : Cosenza (Amantea) e Vibo Valentia (Capo Vaticano)

Sul borgo

Potendolo cosi proteggere da attacchi nemici.

Sul Golfo di Policastro

L’insenatura del Mar Tirreno, che bagna le coste di tre regioni: Calabria in provincia di Cosenza, Basilicata in provincia di Potenza, Campania in provincia di Salerno.

Estasiata mi dirigo verso l’affascinante borgo

La Porta Merlata

E’ l’unica via d’accesso al borgo.

A ridosso…

La Chiesa Santa Maria Cum Adnexis

Subito mi ritrovo tra le belle viuzze

Dal 1975, il borgo ha un valore in più, per i doni di un celebre arista.

Salvatore Fiume

Rientrando a Comiso (Ragusa – Sicilia) sua terra natale, passò da qui, e rimase talmente colpito dalla bellezza del luogo, che volle offrire la propria arte per rivitalizzare il centro storico.

A Largo Rupe

Nella piazzetta, propriamente terrazza sul mare conquista …

La Ruota della Fortuna

La bella scultura che si erge su uno sfondo azzurro, l’azzurro del cielo e del mare.

Rappresenta una moneta, la Dea Bendata a cavallo di una cornucopia, è raffigurata su un lato, invece sull’altro lato è incisa una poesia che recita : “Tutte sono augurabili le fortune, ma ve n’è una più grande,amico, ed è quella che si innamori di te la donna che ami”.

Il Quadrifoglio

Decora il pavimento, altro simbolo portafortuna.

Anche nella bella …

Chiesa di San Rocco

Sul portale l’opera di Salvatore Fiume, San Rocco, nell’iconografia che più lo rappresenta ovvero insieme all’inseparabile ed amato cane. Anche l’interno è affrescato dalle opere dell’artista.

Deliziosi scorci

La Chiesa dell’Addolorata

Adiacente alla sua sinistra …

La Torretta con Orologio

E’ visibile solo da Largo Torretta

Largo Torretta

L’altra bellissima piazzetta, e terrazza panoramica.

Si affaccia …

La Chiesa di San Francesco

Il Convento dei Frati Minimi

Oggi, sede del Comune

Largo Torretta e Largo Rupe

La due belle terrazze sul mare, erano punto di vedetta, dal Golfo di Sant’Eufemia al Golfo di Policastro, consentendo l’avvistamento e la difesa dai nemici.

Si narra che l’elemento decorativo architettonico, posizionato ad arte sul parapetto, in lontananza consentiva di essere scambiato per la sagoma di una sentinella.

Qui, l’opera di Salvatore Fiume, sembra sospesa tra cielo e mare, trasmettendo un’avvolgente sensazione di libertà.

La Ragazza del Surf

Quanta bellezza, e quanto sono grandi le persone generose, come gli amici Angela e Antonio, che mi hanno fatto conoscere questo bellissimo luogo.

Febbraio 2020

Caltagirone – Catania – Sicilia – Italia

Sui Monti Erei … in Val di Noto

La Città Barocca – Patrimonio dell’Umanità

In Val di Noto

Sono otto le città barocche Patrimonio dell’Umanità

1 Caltagirone 2 Catania 3 Militello 4Palazzolo Acreide

5 Noto 6 Ragusa 7 Scicli 8 Modica

Ricostruite in stile barocco in seguito al terremoto del 1693

Val da Vallo

Il Vallo era una circoscrizione amministrativa

La Sicilia era suddivisa in tre valli:

Val di Noto – Val Demone – Val di Mazara

Tale ripartizione introdotta dagli arabi, e rinnovata dal Re di Sicilia, Ruggero II, fu poi abolita nel 1812

Alla dominazione araba risale il nome …

Qal’at – fortezza – castello

Del castello che sorgeva in cima al colle purtroppo nulla rimane.

Invece la testimonianza barocca, è presente nelle tante chiese, e palazzi ben conservati.

La prima chiesa barocca che ammiro è..

La Basilica di San Giacomo

Dedicata al Santo Patrono risale al 1090, ricostruita nel 1693

Il Campanile

E’ successivo, risale alla fine dell’800

A soli 300 metri si snoda il centro storico con ..

La Chiesa di San Domenico

Caratterizzata da due ordini sovrapposti, modellati su una lieve curvatura concava.

Accanto il Convento dei Frati Predicatori o Domenicani

Esattamente di fronte …

La Chiesa del SS Salvatore

Accanto il Monastero delle Benedettine

All’interno …

Le Tribune

Lo spazio riservato alle suore di clausura, da dove potevano seguire le funzioni religiose.

La Ruota degli Esposti

La finestra rotante, dove i neonati non voluti venivano lasciati per essere accolti dalle suore.

Il Mausoleo a Don Luigi Sturzo

Lo Statista Don Luigi Sturzo, nato a Caltagirone, qui celebrò la sua prima messa nel 1894.

Ed ancora la bellissima scultura ..

Maria di Monserrato

Realizzata dallo scultore ed architetto Antonello Gagini, nel 1532

Infine …

Il Presepe Animato

Opera del maestro artigiano Salvatore Milazzo, il bellissimo presepe realizzato tutto in ceramica ha ricevuto molti premi, l’esposizione è permanente.

L’Arte del Presepe

Sin dal 1700 è una tradizione, dalla rappresentazione della Sacra Famiglia, ai personaggi della cultura contadina, agli antichi mestieri, tutti realizzati esclusivamente in ceramica.

E’ anche una competizione, infatti ogni anno durante il periodo natalizio sono tante le mostre allestite dove poter ammirare presepi antichi e moderni.

Questa passione dei calatini è racchiusa ..

Al Museo dei Presepi Tradizionali

Conserva una notevole collezione di presepi provenienti da tutto il mondo.

Ed ancora …

La Chiesa del Gesù

La Basilica Cattedrale di San Giuliano

Edificata ne 1282, ricostruita nel 1693, infine ristrutturata agli inizi del 900

Diviene Cattedrale nel 1816, ovvero chiesa principale dove è posta la Cattedra, il seggio, da cui il vescovo esercita il ruolo di maestro e sommo sacerdote della diocesi.

Di fronte …

Il Palazzo del Monte di Prestimo o di Pietà

L’istituto voluto dai frati francescani, con l’intento di aiutare i più deboli, si basa sul principio di concedere prestiti di importo anche minimo con garanzia di pegno su cose mobili.

Oggi, sede del Banco di Sicilia

In Piazza Municipio

Scopro dei bei palazzi nobiliari di varie epoche, il primo è ..

Il Palazzo della Corte Capitanale

Era il palazzo della Corte di Giustizia, splendido esempio di edificio rinascimentale, oggi ospita mostre.

Il Palazzo Comunale dell’Aquila

Il palazzo nobiliare appartenuto ai Principi Interlandi di Bellaprima, fu acquistato e ristrutturato nell’800 dal Comune.

Il Palazzo Gravina Pace

Palazzo nobiliare del Barone Gravina Pace, in stile barocco, in evidenza il lungo balcone con le mensole decorate con figure antropomorfe.

Palazzo Saleri

Risale al 900, il palazzo della magnolia, cosi detto perché nel suo stile eclettico predomina l’intreccio di magnolie, e foglie nei balconi.

Inoltre da Piazza del Comune intravedo …

La Chiesa Santa Maria del Monte

Posta in cima alla celeberrima scalinata, ma ho potuto fotografare solo la cupola e parte del campanile perché in ristrutturazione.

La Scalinata Santa Maria del Monte

Costruita nel 1606, lunga 130 metri con 142 gradini, è divenuta il simbolo della città.

Particolare per le alzate dei gradini, in quanto decorate con mattonelle di ceramica policrome.

Sono disegni tipici dell’isola, molto interessanti perché i diversi stili raccontano le varie epoche e dominazioni, dal X al XX secolo.

L’Arte della Ceramica

E’ un’arte antica, che ha subito l’influenza delle varie dominazioni nell’isola.

Nel Museo della Ceramica

Ubicato nella villa Vittorio Emanuele, villa comunale, sono esposti 2.500 reperti che raccontano la storia della ceramica dalla Preistoria al Novecento.

E’ il più importante museo d’Italia per la documentazione dell’arte della ceramica assieme al museo di Faenza (Emilia Romagna)

Le ceramiche di Caltagirone sono famose sin dalla conquista araba, perché i ceramisti arabi diedero un nuovo impulso portando le tecniche usate in Oriente.

In particolare la Testa di Moro e la Pigna realizzati dagli artigiani calatini, sin dai tempi della dominazione araba, sono divenuti i simboli che caratterizzano tutta l’isola.

. La Testa di Moro

E’ un vaso, che raffigura la testa di un Moro, il perché lo spiega la leggenda.

La leggenda narra di una bellissima fanciulla, che amava curare le piante del suo balcone, un giorno sotto il suo balcone passo un bel moro, e fu cosi che nel momento in cui si guardarono, perdutamente si innamorarono.

Poco tempo dopo, la fanciulla scopri che l’amato era intento ad organizzare il rientro in Oriente, a casa, dove aveva lasciato in paziente attesa la moglie ed i figli.

La fanciulla in preda alla gelosia e alla rabbia lo uccise, ma ciò nonostante in qualche modo voleva tenerlo con se, cosi gli tagliò la testa, e per non destare sospetti, pensò di utilizzarla come vaso, vi piantò del basilico e lo mise sul suo balcone. Il basilico cresceva rigoglioso, sopratutto per le lacrime di disperazione che ogni giorno la fanciulla versava.

Il verdeggiante basilico destò l’invidia dei vicini e dei passanti, sempre più convinti che crescesse cosi bene per via del vaso, per questo motivo commissionarono agli artigiani calatini, vasi a forma di testa di moro, dove poter piantare il basilico.

Per ricordare anche la protagonista della leggenda è stato creato un vaso che la rappresenta, solo la testa naturalmente.

. La Pigna

E’ il simbolo di fortuna e prosperità, che gli arabi posizionavano all’ingresso della casa.

Tradizione che si è diffusa in tutta la Sicilia, ed ancora oggi permane, infatti sono pochissimi i balconi, ed i cancelli d’entrata delle ville senza la pigna.

Oggi gli artisti calatini hanno reinterpretato questi oggetti della tradizione, tanto che si trovano anche all’interno delle case, in quanto divenuti oggetti di design.

In conclusione di questa bella giornata mi viene in mente una frase della poetessa Alda Merini, perché racchiude la bellissima sensazione, che mi avvolge sempre quando visito una nuova località.

Gennaio 2022